Ex Onpi L’Aquila: allarme legionella, iniziata la sanificazione

Al via da oggi alle operazioni di iperclorazione e revisione delle tubature dopo l’allarme legionella scattato nella struttura dell’ex Onpi, è la seconda volta nel giro di 18 mesi

Da precisare che fortunatamente non si è registrato nessun caso d’infezione tra gli ospiti presenti nella struttura. L’Arta ha effettuato dei prelievi lo scorso 3 febbraio e i risultati sono arrivati il 17 febbraio. Per la Asl normali controlli che si effettuano periodicamente. Le analisi hanno rilevato però tracce di legionella al secondo piano dell’ex Onpi e al quarto che ospita solo uffici della Asl. Degenti e famigliari hanno protestato per la comunicazione insufficiente da parte della Asl e delle altre istituzioni coinvolte: la legionella, stando al verbale dell’Arta, è stata isolata in due rubinetti dopo i prelievi fatti il 3 febbraio e le analisi consegnate il 17 febbraio. Si tratta del secondo allarme dopo quello della scorsa estate. I consiglieri di opposizione al comune dell’Aquila hanno chiesto con una nota al presidente del consiglio comunale, Roberto Santangelo, la convocazione di una riunione straordinaria della Conferenza dei capigruppo “riguardo la situazione che sta emergendo in queste ore sulla presenza del batterio della Legionella all’interno della struttura ex ONPI, sia nella parte attinente alcuni locali di competenza Asl, sia in quella riguardante il CSA del Comune dell’Aquila. Il verificarsi a distanza di un anno e mezzo della stessa problematica induce ad una riflessione politica sulle misure da adottare e sulla necessità di una specifica comunicazione istituzionale da parte dell’amministrazione, dovuta e per ora assente”.

La denuncia è arrivata pure dal consigliere comunale Paolo Romano che dice che non è più rinviabile la decisione di fare almeno un impianto di clorazione in continuo e magari dei filtri anti legionella nel frattempo per tutta la struttura. Romano ha chiesto pure la convocazione della capigruppo. La residenza Ex Onpi è di proprietà del comune e gestita dalla Asl e dallo stesso Comune tramite il Csa, il centro servizi anziani. Sono presenti all’interno due Rsa, una comunale, l’altra di Montereale e l’hospice. A quanto pare il problema non ha riguardato i rubinetti della Rsa di Montereale ma la struttura comunque ha comunicato con un avviso la situazione.

Nelle tre strutture ci sono un centinaio di anziani oltre agli uffici della Asl. Il batterio è stato trovato nelle tubature e per cui, dopo i rilievi dell’Arta, è stato vietato l’uso dell’acqua calda sanitaria e sono stati disposti interventi di bonifica dell’impianto. L’allarme sarebbe appunto scattato venerdì scorso quando l’Arta ha evidenziato, a seguito delle analisi, la presenza di legionella in due rubinetti della struttura disponendo il divieto dell’uso di acqua calda nonché la revisione dell’impianto e delle tubature. Chiaramente la notizia ha creato una certa apprensione anche perché la struttura ospita pazienti fragili.