Un brano inedito dal sapore antico: si chiama Zurle ed è la nuova composizione popolare del musicista, compositore e direttore d’orchestra abruzzese Enrico Melozzi
Il testo è di Serpentini e Serafini Blasiotti, la composizione è commissionata da Carlo Spinelli. L’opera affonda le radici nella tradizione orale d’Abruzzo e allo stesso tempo la rilancia con forza nel presente, creando un immaginario familiare e nuovo in cui il passato torna vivo.
“Le zurle – spiega la nota – sono i giochi urlati dei bambini, le sfide improvvisate tra chi corre, chi ride, chi inventa barche di carta e mari impossibili. Un’epopea quotidiana che il brano restituisce con precisione sensoriale e con un linguaggio poetico che non imita il folklore, lo ricrea. Il risultato è un canto popolare contemporaneo, pensato per durare, riconoscibile come tradizione e allo stesso tempo privo di polvere, vivo, respirante”.
Il videoclip è firmato da Stefano De Angelis. Ispirato a dipinti rurali di fine Ottocento, li anima e li rimette in movimento: bambini che cantano, corrono nei campi, scompaiono tra le lucciole, riempiono l’aria di gioco. Non un quadro nostalgico, ma un ritorno necessario. Un Abruzzo arcaico che non svanisce, si trasforma e riaffiora attraverso la musica.
“Zurle nasce per essere tramandata, cantata, risuonata nelle piazze, nelle scuole, nelle case. Un nuovo tassello della tradizione popolare che si aggiunge al repertorio contemporaneo e lo espande”.
