Il dg di Renexia Riccardo Toto, in Sicilia, in un convegno sulla Blue Economy, parla dell’eolico marino come unica fonte di energia rinnovabile e chiede integrazione FER2
FER 2 è la misura che promuove la realizzazione di impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio. Tra le tipologie di impianti ammessi c’è anche il cosiddetto eolico off shore. I bandi ministeriali sono vengono pubblicati cadenzati e secondo tipologia.
Il direttore generale di Renexia, Riccardo Toto, ha ricordato che, senza le modifiche al FER2, industria e investitori non sono nelle condizioni di sviluppare in maniera efficace l’eolico marino galleggiante. Toto si è detto convinto che questa tecnologia abbia le più alte possibilità di sviluppo nel settore delle rinnovabili per le sue grandi capacità di produzione energetica e l’impatto zero a livello ambientale e paesaggistico, vista la grande distanza degli impianti dalle coste.
“L’eolico marino galleggiante garantirebbe al Paese una maggiore sicurezza energetica e l’avvio di una filiera industriale capace di proiettare l’Italia in una posizione di rilievo nell’industria eolica dell’intero bacino del Mediterraneo garantendo, come in Sicilia, rilevanza al ruolo delle Regioni che guardano con interesse alle ricadute economiche e sociali positive sul proprio territorio. Serve, tuttavia, una integrazione del decreto Fer2 – ha aggiunto Toto – con l’obiettivo di distinguere tra eolico marino tradizionale e flottante, due tecnologie molto diverse tra loro anche per costi di realizzazione.
Renexia è la società del gruppo abruzzese Toto. È specializzata nello sviluppo e nella gestione di impianti da fonti rinnovabili.