Emergenza idrica, a Chieti distribuzione straordinaria di acqua potabile

Il Comune di Chieti annuncia “un rifornimento straordinario di acqua potabile sia per le autoclavi, sia per le utenze non provviste di autoclavi”. Modalità, numeri di riferimento e località saranno resi noti domani, al termine di una riunione con la Protezione civile.

“Ci stiamo coordinando con Aca al fine di rendere operativo questo servizio straordinario al più presto, se possibile già dalla mattina di mercoledì – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente e alla transizione ecologica Chiara Zappalorto – Si tratta di una necessità a fronte della settimana peggiore di emergenza idrica che la nostra città si appresta a vivere con le annunciate chiusure quotidiane del flusso, rese note dall’Aca fino al 23 agosto. L’acqua mancherà infatti tutte le sere nella città alta dalle ore 22 alle 6, mentre per Chieti Scalo tutti giorni sono previste riduzioni di flusso dalle ore 23 alle ore 5.30 del mattino seguente e tutto questo di certo avrà effetti anche sulle scorte e sul ritorno del flusso l’indomani, perciò abbiamo ritenuto necessario organizzare una distribuzione suppletiva di acqua che avverrà con autobotti e per diverse utenze, per rifornire i condomini dotati di autoclave, nonché per distribuire ai cittadini acqua a prescindere dai serbatoi che hanno a casa”.

La riunione di domani servirà ad attivare una funzione specifica del Coc comunale dedicata all’emergenza idrica e a stabilire le zone di rifornimento dove dovranno approdare le autobotti e i punti di distribuzione di acqua dove potranno recarsi tutti i cittadini con bidoni, bottiglie e contenitori per contenere le scorte. Il sindaco Ferrara e l’assessore Zappalorto fanno sapere che con l’aiuto della protezione civile comunale il servizio si svolgerà “in sicurezza e rispondenza alle normative Covid”. Ricordano inoltre che, a prescindere da questa mobilitazione di emergenza, gli utenti che sono provvisti di autoclave possono continuare a chiedere sempre il pronto soccorso idrico ad Aca, contattando la società al numero verde 800 800 838 oppure utilizzando il modulo presente sul sito, disponibile al link che segue: https://aca.pescara.it/primo-piano/emergenza-idrica-2021.html alla mail [email protected]

“Purtroppo – proseguono Ferrara e Zappalorto – in attesa di attivare interventi risolutivi che come Comune socio abbiamo chiesto ad Aca e su cui siamo anche pronti a collaborare a livello progettuale al fine di verificare la fattibilità, dobbiamo affrontare l’emergenza e lo faremo consci che si tratta di un servizio essenziale. Oggi la priorità è quella di alleviare al massimo i disagi della popolazione, stremata dalla mancanza di acqua da settimane, specie quella che vive situazioni di particolare gravità a causa di malattie, della presenza di anziani e disabili non autosufficienti, nonché delle attività ricettive e di intrattenimento che senza acqua non sono in condizione di operare”.

E’ polemica, invece, nella vicina Pescara dove l’opposizione di centrosinistra contesta al sindaco Carlo Masci e alla sua maggioranza di non essersi attivati per organizzare un servizio sostitutivo con le autobotti nei quartieri più colpiti dall’emergenza idrica. Il capogruppo del Pd, Piero Giampietro, invita con una nota a seguire l’esempio di Chieti:

“La crisi idrica che sta colpendo quasi 20 mila famiglie pescaresi si sta trasformando in una beffa: mentre da più parti, a partire dalle minoranze di centrosinistra, sono partite le richieste di autobotti per i quartieri più colpiti, il Comune di Chieti ha annunciato l’arrivo delle autobotti mentre il Comune di Pescara continua in una inerzia imbarazzante per la seconda estate consecutiva. Abbiamo il diritto di sapere perché, a fronte della stessa azienda acquedottistica che serve Pescara e Chieti, i cittadini di Pescara siano stati lasciati soli dal proprio Comune”. “Per la seconda estate consecutiva – spiega Giampietro – oltre 18 mila famiglie pescaresi sono rimaste senza acqua potabile. Abbiamo chiesto le autoclavi e ci è stato risposto che il servizio era troppo complesso. Ora, a distanza di poche settimane dalla prima carenza, il Comune di Chieti è stato in grado di organizzare un servizio sostitutivo con autobotti che servono anche le utenze sprovviste di autoclave, dando un enorme smacco alla inerzia del Comune di Pescara. Ma ora sindaco e giunta di Pescara diano spiegazioni: visto che l’azienda acquedottistica è la stessa, spieghino cosa ha impedito finora al Comune di Pescara di attivare le autobotti come invece ha fatto il Comune di Chieti, e dicano subito quando daranno ai pescaresi questo servizio”.