Emergenza asili: per “Abruzzo in Azione” Regione in colpevole ritardo

L’emergenza nidi a Pescara, con 180 bambini che rischiano di non poter usufruire della compartecipazione pubblica, accende i riflettori su una problematica più generale che riguarda tutto il territorio regionale. “Abruzzo in Azione”  attraverso il suo coordinatore regionale, Giulio Cesare Sottanelli, suggerisce alcune soluzioni ma punta l’indice contro la Regione “in colpevole ritardo nella realizzazione del Sistema Integrato 0-6”.

“Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alle tante famiglie pescaresi che, a poche settimane dalla riapertura degli asili nido, non trovano risposte concrete alle legittime richieste. Riteniamo estremamente grave che i ritardi sul rinnovo delle convenzioni con le strutture cittadine pregiudichino i diritti dei bambini e contribuiscano a rendere ancor più difficoltosa l’organizzazione del ménage familiare.  È noto che la Regione Abruzzo sia ancora molto indietro nella realizzazione del Sistema integrato 0-6 e non è un caso che il Piano Pluriennale per il quinquennio 2021-2025 preveda una responsabilizzazione decisa da parte dei soggetti coinvolti e addirittura imponga alle regioni che si collocano sotto la media nazionale per la copertura dei servizi, tra queste l’Abruzzo, una compartecipazione pari al 25% dell’attribuzione statale.” Così Giulio Cesare Sottanelli coordinatore regionale di “Abruzzo in Azione”. 

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tra le misure dedicate al settore istruzione, pone come strategico l’investimento il Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia, destinando risorse per oltre 4 miliardi di euro. In tal senso, cruciale sarà il ruolo dei Comuni cui spetta il compito di accedere alle procedure selettive e condurre le fasi della realizzazione e gestione delle opere –  conclude Sottanelli -. Auspichiamo, pertanto, che possa essere l’occasione per un salto di qualità nella gestione delle politiche educative, per le quali, purtroppo, a oggi, registriamo solo una rincorsa affannosa che denota la totale assenza di una visione strategica”.