Elezioni, Quagliariello rinuncia a seggio blindato e non si ricandida

Nella rincorsa senza esclusione di colpi alle poltrone in Parlamento, il gesto da gentlemen del senatore eletto in Abruzzo: “Non sarebbe stato giusto prendermi il seggio in un altro territorio. Il mio impegno ha avuto un senso qui a L’Aquila”

 

Gaetano Quagliariello ha spiegato la sua rinuncia in un post su Facebook:

Cari amici,

è giunto il momento di condividere con tutti Voi alcune considerazioni.

Come sapete, il presidente Toti mi ha offerto un collegio uninominale di quelli definiti in gergo “A1”, che almeno nei pronostici dovrebbero essere blindati. Di questo ringrazio Giovanni, perché penso sia anche un riconoscimento del lavoro svolto.

Il collegio disponibile si trova in un’area geografica diversa da quella della quale mi occupo da molti anni; e si trova in una zona in cui altri esponenti del nostro partito hanno oggettivamente un maggior radicamento e una più significativa presenza.

Ho molto riflettuto sulla proposta.

Sono stato un parlamentare di collegio. Nessuno, ad esempio, potrà mai rimproverarmi all’Aquila di essermi comportato da estraneo: un patrimonio di progettualità e di umanità che non intendo disperdere. E il mio obiettivo resta quello di una politica che si possa qualificare sull’impegno e sulla competenza e possa per questo coprire quello spazio centrale che la degenerazione di Forza Italia ha lasciato pericolosamente sguarnito, in una scelta di campo – quella che ci vede con il centrodestra – che ritengo condivisibile perché “centro” non può certo significare farsi venire la labirintite appresso a una persona dall’atteggiamento e dall’orientamento instabile.

Questo spazio centrale è stato negli anni occupato da alcuni piccoli “centrini” un po’ stantii che, anche a causa di presenze delle quali non ci si riesce a liberare, si sono col tempo trasformati in uffici di collocamento per leader in difficoltà. Quanto al nostro giovane partito, in questi mesi ho potuto constatare la presenza di impegni genuini e forti che convivono con atteggiamenti che tendono a considerare la partecipazione a un’intrapresa politica una rendita di posizione da far valere alla bisogna.

Credo che a tutto questo sia necessario reagire politicamente affinché anche questa occasione non vada sprecata e perché una giusta concezione della politica e della vita di partito possa affermarsi e prevalere.

Anche per queste ragioni, oltre che per motivazioni strettamente personali, ho deciso di mettere il mio seggio a disposizione del partito e di non candidarmi a queste elezioni. Non è certo una scelta di disimpegno: resto accanto a tutti voi nelle mie funzioni di coordinatore nazionale di “Italia al Centro” e, inoltre, intensificherò ancor di più l’impegno della Fondazione Magna Carta perché sia un crogiuolo di idee e di classe politica.

Io ci sono. E non vi dico che ci rivediamo presto perché non ci siamo mai lasciati!

 

LE REAZIONI:

SROUR-D’ANGELO-CAPPELLI (IAC), DA QUAGLIARIELLO GESTO DI AMORE PER IL TERRITORIO – IMPEGNO ORA NON SI FERMA MA RADDOPPIA
“In un momento nel quale tutti si accapigliano per un posto sicuro, rinunciare a un collegio blindato perché estraneo al territorio per il quale ci si è tanto spesi per metterlo a disposizione del proprio partito con criteri di territorialità, come ha fatto il senatore Quagliariello, è un gesto che nobilita la politica e che dovrebbe essere da esempio per molti. La sua scelta ci carica ancor più di responsabilità, sapendo che l’impegno di Gaetano, del nostro partito e di tutti noi per il nostro territorio da oggi non si ferma ma raddoppia”. Lo dichiarano Mimmo Srour, segretario regionale di “Italia al Centro” in Abruzzo, Daniele D’Angelo, segretario provinciale dell’Aquila, e Mauro Cappelli, segretario cittadino aquilano.

TOTI, QUAGLIARIELLO ESEMPIO POLITICA COME SERVIZIO =  “Il nostro partito non e’ legato alle poltrone a tutti i costi e il gesto di uno dei suoi fondatori, Gaetano Quagliariello, di rinunciare a un seggio sicuro, gia’ attribuito a lui come era naturale in quanto coordinatore del nostro partito, poiche’ fuori dal suo territorio lo dimostra in modo concreto. Un gesto importante, ne’ scontato, ne’ dovuto”. A dirlo e’ Giovanni Toti, presidente di Italia al Centro, che si presentera’ alle prossime elezioni con la coalizione ‘Noi Moderati’. “L’impegno che Quagliariello ha profuso in questi anni merita in se’ un plauso. Anche se il Parlamento perdera’ una delle sue figure piu’ preparate, sono certo – riprende – che il suo lavoro per il Paese proseguira’, cosi’ come il suo progetto di dare una casa ai moderati a cui stiamo lavorando insieme. Ovviamente il suo grande senso delle istituzioni, legato all’importanza di rappresentare il territorio, sara’ la stella polare del nostro operato anche nelle scelte che prenderemo in futuro”. “Spero che il gesto sia in qualche modo di ispirazione e insegnamento a tutti coloro che, complice una legge elettorale che poco premia merito e impegno, ritengono un collegio blindato un diritto e non un mezzo per servire il territorio che si rappresenta”, conclude.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.