È ufficiale: denominato il Pastore abruzzese maremmano

La Federazione Cinologica Internazionale, su proposta ENCI, ha approvato il cambio di denominazione: il Pastore maremmano abruzzese da oggi si chiama Pastore abruzzese maremmano”

L’Ente nazionale della cinofilia italiana ha proposto il cambio dopo attenta valutazione. Si conclude così una battaglia portata avanti da anni dagli allevatori abruzzesi per il riconoscimento della preminenza del territorio regionale come principale area di diffusione e allevamento di questa razza. La Regione Abruzzo ha sostenuto questa battaglia con convinzione mettendo in campo il proprio peso istituzionale.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, esprime la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto, “che premia e qualifica il lavoro e la passione dei nostri allevatori, i quali hanno fatto del Pastore abruzzese maremmano un elemento fondamentale della nostra tradizione e un rappresentante iconico della nostra comunità, tuttora pienamente utilizzato – anche ben al di fuori dei confini regionali – nella cura e nella protezione delle greggi”.

Il nome dato dalla cinofilia ufficiale al cane da difesa del gregge dell’Italia centro – meridionale, “ cane da pastore maremmano – abruzzese”, non era realmente rispondente alla storia millenaria e alla effettiva diffusione del cane tradizionalmente a difesa delle greggi.

«Il riconoscimento ufficiale della denominazione Cane da Pastore Abruzzese Maremmano rappresenta un risultato storico che rende finalmente giustizia a un’autentica icona della nostra regione» ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris ricordando il percorso avviato negli anni scorsi:
«Quando ero assessore della Regione Abruzzo alle Aree Interne proposi, e la Giunta regionale approvò, la modifica della denominazione del celebre guardiano delle greggi, superando definizioni improprie come “cane da pecora” o “mastino abruzzese”, per affermare con chiarezza l’identità del Cane da Pastore Abruzzese. Oggi finalmente la Federazione Cinologica Internazionale, su proposta di ENCI e CPMA ha sancito un passaggio storico, riconoscendo la dicitura: Cane da Pastore Abruzzese Maremmano. È un risultato che onora la storia, la tradizione e la cultura pastorale dell’Abruzzo. Desidero ringraziare il CPMA, il presidente Antonio Grasso e il vicepresidente Mauro Di Fonzo per la passione e l’impegno con cui hanno sostenuto questa battaglia e questo progetto, con un ruolo decisivo del presidente Grasso nei rapporti con l’ENCI».
Marina Moretti: