Controlli mirati dei Carabinieri di Pescara per arginare il fenomeno delle e-bike truccate: 9 su 18 sono risultate irregolari
Ti sfrecciano accanto, su strade e marciapiedi, come se frenare o rallentare fosse un’attività vergognosa o impraticabile. Sono tante le biciclette elettriche che si comportano alla stregua dei motorini, ma senza averne le caratteristiche necessarie per la sicurezza propria e altrui.
Per questo le forze dell’ordine sono costrette a mettere in piedi delle contro misure che, si spera, oltre a tutelare i cittadini possano avere anche una funzione “educativa”, conseguente a quella repressiva. Insomma, una bella multa salata forse farà passare il vizio della formula uno a pedali (che girano senza alcuno sforzo, per di più).
Ieri a Pescara, durante un’operazione mirata dei Carabinieri, condotta in collaborazione con la Motorizzazione, sono state fermate 18 e-bike sospette, e ben 9 di queste sono risultate irregolari. I mezzi sono stati sottoposti ad un test specifico compiuto con l’apposito apparato già in dotazione alla Motorizzazione Civile di Bari. Sono state accertate potenze e velocità superiori ai limiti previsti dalla normativa che hanno portato al sequestro dei veicoli per la successiva confisca. Oltre naturalmente alle pesanti sanzioni amministrative scaturite dalla mancanza della certificazione assicurativa obbligatoria, per guida senza casco e, in alcuni casi, senza patente. Sono state elevate ben 31 contravvenzioni al Codice della Strada per un ammontare di oltre 30.000 euro.
Il fenomeno delle e-bike truccate è in costante aumento. Molti utenti installano kit di potenziamento che consentono di viaggiare più velocemente, senza considerare i rischi legati alla sicurezza stradale. Un mezzo che non rispetta i parametri di legge non è soltanto irregolare, ma anche pericoloso, poiché privo di sistemi adeguati di frenata e protezione per velocità più elevate, pertanto circolare con una bicicletta elettrica alterata equivale, a tutti gli effetti, a guidare un ciclomotore non omologato, con i relativi rischi per la sicurezza.
L’appello rivolto ai cittadini è quello di utilizzare esclusivamente mezzi regolari, per garantire una mobilità sostenibile e sicura.