Si tratta di Paolo Cocco e Marco Di Marcello. Fotografo nonché ex vicesindaco di Fara San Martino il primo, appassionato di vette e guida esperta Di Marcello originario di Villa Zaccheo di Teramo. Il sovrintendente di polizia Gyan Kumar Mahato ha identificato i tre corpi senza vita come Paolo Cocco, Marco Di Marcello e Markus Kirchler.
AGGIORNAMENTO FONTE AGI – Sono tre gli alpinisti italiani morti sullo Yalung Ri, nel Nepal centrale. Lo apprende l’AGI sia da fonti delle autorità locali sia da ambienti dell’alpinismo italiano. Il sovrintendente di polizia Gyan Kumar Mahato ha identificato i tre come Paolo Cocco, Marco Di Marcello e Markus Kirchler.
“Per me è un fratello piccolo spero solo possiamo trovarlo. Speriamo in un miracolo. Paolo era partito il 24 ottobre e il 20 novembre doveva rientrare. Da quello che sappiamo era quasi sulla vetta ed è stato travolto da una valanga. Da qualche anno lavorava in Austria come grafico ma stava spessissimo in paese. L’ho visto l’ultima volta il 10 ottobre scorso quando in paese abbiamo fatto una bella festa per i 100 anni della nonna. Paolo aveva perso un fratello di 18 anni venti anni fa. Una famiglia segnata”. Queste le parole del sindaco di Fara San Martino, Antonio Tavani, che parla di Paolo Cocco l’abruzzese di Fara impegnato nella scalata del Dolma Khang, in Nepal.
“Il segnale del radiosatellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, Tenjing Phurba, è ancora attivo. La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il ‘puntino’ che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita”. Ad affermarlo è Gianni Di Marcello, il fratello di Marco, la guida abruzzese dispersa nel tentativo di scalata al Dolma Khang, in Nepal.
Attesa e ansia a Teramo tra la famiglia della guida, biologo 37enne esperto ed appassionato alpinista. I genitori Antonietta e Francesco (già comandante della Polizia stradale di Teramo), seguono con grande apprensione l’evolversi della vicenda, assistiti dagli ex colleghi della Polizia di Stato. L’Associazione nazionale dei poliziotti (Anps), infatti, figura tra gli sponsor che sostengono la spedizione.
Sempre Tavani su Cocco: “Mi ha seguito in tutto quello che ho fatto negli ultimi venti anni, ha lavorato per me,
é stato in amministrazione comunale, stava lavorando al sito turistico del comune, un ragazzo vivo vitale generoso solidale, pronto – ha sottolineato il primo cittadino -. Un visionario e un artista, ma sempre con i piedi ben saldi a terra. Umile. Raccoglieva sempre le sfide più affascinanti come questa ulteriore che stava vivendo, volevano essere i primi italiani o abruzzesi su quella vetta. Erano a 50 metri”.
Così un videomessaggio in cui Paolo e Marco dimostravano tutto l’entusiasmo: “Ciao a tutti! Siamo Marco Di Marcello e Paolo Cocco, e oggi, 27 ottobre alle 5.40 del mattino, vi stiamo mandando questo messaggio da Kathmandu. Siamo pronti a partire per la via delle montagne, con l’obiettivo di tentare la prima salita italiana al Dolma Khang, nel Parco Nazionale del Gaurishankar, nella valle della Rolwaling. Questo parco nazionale è praticamente adiacente a quello dell’Everest”. Il messaggio è contenuto in un video che i due giovani abruzzesi hanno registrato prima di iniziare la scalata.
Cocco è di Fara San Martino e Di Marcello di Teramo. “Da oggi e per una settimana – dicono – ci avvicineremo alla zona, ci acclimateremo, e la settimana successiva tenteremo di salire la vetta. Speriamo di riuscirci intorno al 9-10 novembre, ma ovviamente dipenderà dalle condizioni meteorologiche. Vogliamo ringraziare tutti, in particolare il presidente nazionale Michele Paternoster, il presidente della sezione di Teramo, e il sostituto commissario Giuseppe Calandrini. Tutto ciò lo facciamo per mio padre, Francesco Di Marcello, ex sostituto commissario della polizia stradale di Teramo, in quiescenza da più di quarant’anni, e membro Anps (Associazione nazionale Polizia di Statì, ndr) Un abbraccio a tutti e grazie mille! A breve notizie”.
Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, segue con la massima attenzione quanto sta accadendo in Nepal in relazione ai due cittadini abruzzesi Paolo Cocco e Marco Di Marcello, attualmente dispersi durante una spedizione sul massiccio himalayano. Il presidente è costantemente in contatto con la Farnesina e con le autorità nazionali competenti per essere aggiornato in tempo reale sugli sviluppi e sulle attività in corso. “Stiamo seguendo l’evoluzione minuto per minuto. La priorità in questo momento è ricevere notizie certe e attendibili, e mantenere un coordinamento costante con il ministero degli Affari Esteri”.
Si tratta di un incidente separato rispetto a quello che è costato la vita agli alpinisti Stefano Farronato e Alessandro Caputo che sono stati trovati nella loro tenda sepolti sotto tre metri di neve. La tempesta, un grande ciclone denominato Montha, ha messo in difficoltà centinaia di escursionisti nella zona. I due alpinisti erano riusciti ad uscire dalla tenda e comunicare fino a giovedì scorso, poi i dispositivi satellitari avevano smesso di funzionare. La perturbazione è proseguita e i due alpinisti si erano rifugiati nella tenda in attesa dei soccorsi che solo domenica scorsa hanno potuto effettuare i primi sorvoli della zona. I decessi sono stati confermati dalle autorità locali alla Farnesina. Il terzo compagno della spedizione, Valter Perlino, era sceso al campo base la sera di lunedì, prima della tempesta di neve, per un problema a un piede.
Proprio la presenza dell’ex vicesindaco farese ha convinto il sindaco di Fara San Martino, Antonio Tavani, a patrocinare con il Comune la spedizione internazionale chiamata “Dolma Khang – The Mountain of Light”.
I due abruzzesi sono partiti insieme a un team di altissimo livello composto da Phurba Tenjing Sherpa (Expedition Leader) e Nima Gyalzen Sherpa (Climbing Leader), detentori di numerosi Guinness World Records e figure di riferimento dell’alpinismo himalayano. Completano la squadra Kaji Sherpa, Raj Gurung, Carol Fuchs e Padam Tamang. Insieme tenteranno l’impresa sul Dolma Khang, una montagna di 6.332 metri situata nella remota e spirituale valle della Rolwaling, una delle aree più autentiche e suggestive del Nepal.
«Portare con me il nome del mio piccolo ma grande paese fino alle montagne del Nepal è una responsabilità e un onore» le parole di Cocco alla vigilia della partenza «ogni passo su quella via sarà anche un tributo alla mia terra, e alle persone che mi hanno insegnato a guardare lontano».
Cocco e Di Marcello sono partiti con l’emozione di essere i primi alpinisti italiani a raggiungere la vetta del Dolma Khang, portando con sé il nome di Fara San Martino e dell’intero Abruzzo sulle montagne più alte del mondo.