Donazioni Covid: Marsilio respinge le accuse del Corriere della Sera

“La notizia secondo la quale la Regione Abruzzo non starebbe utilizzando gli oltre 4 milioni di euro raccolti da donazioni per far fronte all’emergenza Covid non è corretta”. Il Presidente Marsilio respinge quanto denunciato da un’inchiesta del Corriere della Sera.

“I fondi disponibili, infatti, sono per la maggior parte già impegnati e destinati. In particolare: dei circa 4.200.000 euro raccolti, ben 3 provengono dalla donazione della Banca d’Italia. Questo fondo è stato messo a disposizione per far partire l’appalto dell’Ospedale Covid di Pescara. La buona gestione economica dell’appalto e la scelta di procedere ad una gara, seppur con procedure semplificate, ha generato un ribasso d’asta che sta trovando conferma nella chiusura della contabilità. Per tale ragione, si sono resi nuovamente disponibili poco meno di 2 milioni di euro sui 3 disponibili, che la Regione Abruzzo intende impegnare per far partire un 1° lotto funzionale del progetto della Centrale del 118 della ASL Avezzano Sulmona L’Aquila; siamo solo in attesa che la Regione Emilia-Romagna trasferisca i 2.100.000 euro promessi da molti anni per far partire la gara”. E’ il Presidente Marsilio a parlare respingendo quanto denunciato da un’inchiesta del Corriere della Sera secondo la quale l’Abruzzo non avrebbe speso un centesimo delle donazioni Covid pari ad oltre 4 milioni di euro.

“Sulla nuova destinazione di questi residui sono già stati consultati per le vie brevi i dirigenti di Banca d’Italia in attesa di acquisire il loro parere formale alla nuova definitiva destinazione.
Dei restanti fondi, parte è stata impegnata per l’acquisto di mascherine FFP2 e attrezzature nella prima emergenza (circa 150.000 euro). Disponibili poco meno di 790.000 euro che per ora restano a disposizione per almeno due opzioni: la Regione Abruzzo ha anticipato per cassa 15 milioni di euro, che il Governo non ha ancora rimborsato, e per i quali da molte settimane sono in corso interlocuzioni con il Commissario Arcuri. Nel deprecabile caso che non venga rimborsata la totalità della spesa sostenuta in emergenza, quei fondi potrebbero compensare mancati rimborsi, evitando di produrre un debito fuori bilancio. In alternativa, si stanno valutando soluzioni tecniche all’avanguardia per il controllo della temperatura nelle scuole e/o in altri luoghi fortemente frequentati. Una parziale copertura può essere rappresentata dai fondi residui. Occorre ricordare che l’emergenza è tuttora in corso fino almeno al 31.1.2021.
I fondi già impegnati sono ancora accreditati sul conto corrente dedicato per una mera ragione di procedura contabile. I relativi versamenti, per le spese già effettuate, sono stati infatti erogati con l’anticipazione di cassa, e a breve si provvederà a compensarli. In conclusione, circa l’80% delle donazioni ricevute sono state già impiegate o destinate, non c’è nessuna dimenticanza né ritardo. Per non parlare dei fondi raccolti e impegnati direttamente dalle Aziende Sanitarie Locali.
Sperando di ricevere presto dal Governo il rimborso delle spese anticipate in emergenza, che ci permetterà di impegnare anche quanto ancora disponibile, torniamo a ringraziare i donatori per la loro generosità, rassicurandoli che il loro gesto è stato prezioso, apprezzato e tempestivamente utilizzato per alleviare sofferenze e rafforzare le nostre difese”.

https://www.rete8.it/cronaca/donazioni-emergenza-covid-paolucci-su-inchiesta-del-corriere-e-gli-oltre-4mln-di-euro-che-labruzzo-non-ha-speso/

 

Barbara Orsini: