Disavanzo Sanità Abruzzo, Pd e M5S: “Sarà tra 110 e 120 milioni”

Per Pd e il Movimento 5 Stelle a fine anno il disavanzo della Sanità in Abruzzo rischia di chiudere tra i 110 e i 120 milioni

Secondo Paolucci nessuna delle quattro Asl è riuscita a centrare l’obiettivo imposto del 2% di riduzione dei costi:

“L’ennesima prova della distanza tra la propaganda del centrodestra e la realtà dei conti della sanità abruzzese”.

Critici anche i consiglieri regionali Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna di Abruzzo Insieme:

“La nota riservata dell’11 agosto, firmata dal dirigente del Dipartimento Sanità Ebron D’Aristotile, smonta ogni rassicurazione data da Marsilio e Verì. Il piano di riduzione del 2% dei costi operativi è stato completamente disatteso. Le quattro Asl provinciali non solo non hanno risparmiato, ma hanno speso di più: +13,9 milioni per Teramo, +11,7 milioni per Chieti, +7,4 milioni per Pescara, +6,2 milioni per L’Aquila. Il risparmio totale si ferma a 13 milioni, contro i 41 previsti. Un fallimento certificato”.

Cavallari e Menna chiedono, tra le altre cose, la rimozione dei manager delle quattro Asl.

Per Paolucci “non si capisce a cosa servano le audizioni quando neanche la reale situazione ci viene descritta e raccontata. A pagarne il prezzo, purtroppo, sono cittadini e lavoratori del sistema sanitario regionale e lo stesso bilancio pesantemente segnato dal fallimento della destra, certificato a tutti i livelli”.

Anche per il Movimento 5 Stelle i numeri parlano chiaro:
“I numeri parlano chiaro, senza possibilità di smentita: il deficit sanitario stimato al 31 dicembre non è tra gli 85 e i 92 milioni, come sostenuto dall’assessore alla Salute solo la scorsa settimana in una apposita Commissione Capigruppo convocata per la sua audizione, ma tra i -110 e i -120 milioni di euro”.
Secondo il M5S si tratta di una cifra che mette la sanità abruzzese a rischio commissariamento, “inevitabile al raggiungimento di quota 130 milioni”.
“Questo non è un errore contabile, è una responsabilità politica gravissima. – commentano i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Abruzzo Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini –
Il piano di risanamento attraverso tagli interni al bilancio ordinario, aumento dell’addizionale IRPEF e razionalizzazione impostata via decreto regionale, non solo non è decollato: è stato abbandonato. I risparmi certificati (13,25 milioni) sono largamente insufficienti rispetto all’obiettivo fissato (40,9 milioni)”.
I pentastellati proseguono dichiarando di non volere slogan rassicuranti, ma risposte concrete e risultati.
“Abbiamo richieste immediate per la destra che guida regione Abruzzo e deve assumersi la responsabilità di una tale condotta menzognera. Pubblicazione integrale della nota del 11 agosto di D’Aristotile, con tutti gli allegati tecnici, senza più filtri o versioni riassunte. Revisione del piano sanitario regionale in collaborazione con esperti esterni, per verificare la correttezza delle stime, la validità degli obiettivi e la sostenibilità finanziaria. Intervento degli organi di controllo (Corte dei Conti, Ministero della Salute) per valutare possibili responsabilità politiche e contabili e impedire che le conseguenze ricadano sempre sui cittadini.

La destra di Marsilio-Verì non può più nascondersi dietro retorica e numeri sperati. I cittadini abruzzesi hanno il diritto di sapere chi ha causato questo disastro e chi è disposto a rimediare. Il MoVimento 5 Stelle è pronto a svolgere il ruolo di opposizione vigile e responsabile: non accetteremo compromessi oscuri né propaganda in luogo di politiche sanitarie serie.”

Marina Moretti: