Porte aperte al Ceis di Pescara, oltre 40 anni di attività e punto di riferimento imprescindibile per il recupero e la riabilitazione da dipendenze patologiche
Ieri, in occasione della seconda Giornata Regionale contro le dipendenze patologiche, porte aperte nella sede principale del Ceis, in via Vittoria Colonna, a Pescara, nel centro semi residenziale rivolto a ragazzi dai 14 ai 25 anni. Nell’occasione sono state illustrate le attività che psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti ed educatori svolgono quotidianamente a sostegno di tutti coloro che soffrono di una particolare dipendenza. Tanti ragazzi letteralmente strappati alla morte sono passati dal Centro di Solidarietà Ceis di Pescara; tanti giovani, ancora oggi, si affidano alle cure degli educatori del Ceis, ispirati dal modello “Progetto Uomo” di Don Mario Picchi.
“Il Ceis svolge un lavoro fondamentale per la nostra città e non solo – ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci – e noi Istituzioni abbiamo il dovere di essere presenti e al fianco di questi operatori.”
Il sindaco di Spoltore, Chiara Trulli, ha aggiunto:
“Il Ceis fa un lavoro preziosissimo anche a servizio del territorio provinciale, ho visto giovani sorridenti e pieni di speranza grazie al lavoro degli operatori di questa struttura di cui la nostra comunità ha fortemente bisogno”.
Infine le parole della presidente del Ceis, Anna Durante:
“Questa giornata per noi è importante perché vuole essere un segno di partecipazione alla Giornata Regionale Contro le dipendenze patologiche, e noi vogliamo esserci parlando di fatti concreti: di fronte al malessere, alla sofferenza e alla distruzione c’è una possibilità di ripartenza. Noi vogliamo essere proprio questo, testimoni di speranza.”