Detenuta morta a Castrogno dopo bronchite: “Manca il personale”

Nuovo dramma nel carcere di Castrogno, a Teramo, dove una detenuta di 41 anni, Rita De Rosa, originaria della Campania e condannata per reati contro il patrimonio, è deceduta lo scorso 1° maggio, probabilmente per un infarto. La denuncia di “Codice rosso”

Sul caso è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Teramo, che ha disposto il sequestro della cartella clinica, la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, probabilmente in giornata il pubblico ministero Monia Di Marco farà eseguire l’autopsia. La donna era stata ricoverata l’11 aprile all’ospedale di Teramo per una bronchite ed era stata dimessa dopo pochi giorni. Secondo quanto ricostruito, nei due giorni precedenti la morte aveva lamentato bruciori al petto, fino a chiedere l’intervento del medico del carcere la sera del 30 aprile, che l’avrebbe visitata intorno alla mezzanotte. Il mattino seguente, intorno alle 13.30, il malore improvviso. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario del carcere e dei soccorritori del 118, per la donna non c’è stato nulla da fare. L’episodio riaccende l’attenzione sulle condizioni del carcere di Castrogno, dove la popolazione detenuta supera di gran lunga la capienza regolamentare, con 460 presenze, e dove mancherebbero presidi sanitari adeguati, soprattutto nell’ala femminile. Una situazione resa ancora più complessa a causa della presenza di detenuti e detenute con patologie gravi, psichiatriche e fisiche.

Condizione fortemente denunciata da tempo da Adele Di Rocco presidente del coordinamento Codice rosso: «È l’ennesima tragedia in questo carcere. Ci chiediamo: ci sono le figure necessarie e preparate per gestire tanti detenuti con problemi psichici e fisici, che a Castrogno sono il 60 per cento del totale?».

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.