Deroga sulla misura fino al 2030 per la pesca delle vongole: l’Adriatico tira un sospiro di sollievo

Le vongolare dell’Adriatico, comprese quelle abruzzesi, potranno continuare a pescare esemplari di vongole di dimensioni inferiori ai 25 millimetri fino al 31 dicembre 2030.

La Commissione europea per la pesca ha infatti rinnovato la deroga alla taglia minima consentendo la raccolta fino a 22 millimetri, una decisione accolta con entusiasmo dal settore, che temeva pesanti ripercussioni economiche. Respinta anche l’obiezione dei deputati spagnoli, che chiedevano di mantenere il limite a 25 millimetri, misura ritenuta penalizzante per il mare Adriatico, dove le vongole raramente raggiungono tale grandezza. Determinante, nel percorso che ha portato alla proroga, il lavoro iniziato a marzo da parte del Cogevo Italia, il Consorzio per la gestione e la tutela della pesca dei molluschi bivalvi, e in particolare del suo vicepresidente nazionale e presidente del Cogevo Abruzzo, Giovanni Di Mattia.

«L’Italia ha fatto squadra e la Commissione ha preso la giusta decisione», commenta Di Mattia. «Grazie a questa deroga, si riducono i tempi di pesca, si abbassa l’impatto ambientale e migliora la qualità del prodotto. In un’ora riusciamo a realizzare circa 40 sacchi di vongole».

Intanto, è iniziato il fermo tecnico obbligatorio fino al 31 ottobre. Il Cogevo Abruzzo, che rappresenta 84 imbarcazioni da Pescara a Martinsicuro, ha però deciso di prolungare lo stop anche a novembre con un fermo volontario per la tutela dell’ambiente e della qualità del prodotto.

«È una scelta di responsabilità», spiega Walter Squeo, presidente della cooperativa Mare Blu. «Vogliamo proteggere il mare e offrire ai consumatori un prodotto eccellente in vista del Natale».

La pesca delle vongole riprenderà il 1° dicembre, con l’obiettivo di portare sulle tavole un prodotto di alta qualità, simbolo di un settore che unisce tradizione, sostenibilità e rispetto per l’ambiente.