Delitto Di Rocco a Teramo: i particolari dal medico legale

Si aggiungono particolari al dramma familiare che scosse Teramo nel 2023. Depositata la consulenza del medico legale D’Ovidio

Francesco Di Rocco colpì il padre Mario, ex capostazione, con 92 coltellate. La terribile vicenda, avvenuta lo scorso novembre, ha profondamente colpito la comunità teramana. La consulenza depositata dal medico legale di Cristian D’Ovidio ha aggiunto ulteriori particolari al delitto.

Secondo l’autopsia, il figlio avrebbe impugnato un coltello da cucina con una lama da 25 centimetri colpendo ripetutamente il padre e infliggendogli ferite mortali nella parte alta dell’addome, al collo e al volto. L’anziano ha cercato di difendersi, ma la furia del figlio è stata implacabile.

La dinamica del delitto, consumatosi in pochi minuti nella cucina dell’appartamento sopra la stazione ferroviaria, ha lasciato segni indelebili di violenza. Le 92 coltellate, di cui ben 74 al volto, testimoniano la brutalità dell’aggressione visto che la sommità della lama si è addirittura piegata. Francesco Di Rocco, studente universitario fuori corso, ha ammesso di aver preso il coltello in un momento di rabbia, durante un litigio con il padre. Ha sostenuto di non aver mai avuto l’intenzione di ucciderlo, ma di volere soltanto fare valere la sua frustrazione per l’atteggiamento oppressivo dell’anziano genitore. Nonostante i tentativi della difesa di ottenere gli arresti domiciliari, il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta citando il pericolo di reiterazione di atti violenti contro altri familiari o soggetti che potrebbero contrariare i desideri del Di Rocco.

La Procura, guidata dal sostituto procuratore Monia Di Marco, potrebbe chiedere il giudizio immediato per l’uomo accusato di omicidio volontario aggravato, sulla base delle prove schiaccianti raccolte durante l’indagine.