Depositate le motivazioni della condanna a 25 anni di Michael Whitbread per l’omicidio, nella loro casa di Casoli, di Michele Dawn Faiers
La Corte d’Assise di Lanciano, presidente da Massimo Canosa, ha depositato le motivazioni della condanna, avvenuta il 20 giugno, dell’inglese Michael Dennis, 76enne. Dovrà scontare 25 anni di carcere per l’omicidio Michele Dawn Faiers, di 66 anni, la donna con cui era andato a vivere a Casoli dal 2019.
La donna è stata uccisa con nove coltellate, una delle quali letale per la lacerazione dell’aorta discendente. Le immagini delle telecamere hanno evidenziato che la donna il 29 ottobre 2023, giorno dell’omicidio, tornò a casa alle 12.50 e non ne uscì più, mentre dall’alba in poi Whitbread. è entrato e uscito più volte, anche con una torcia e un sacco di plastica. Questo prima di partire con la sua auto per l’Inghilterra, da dove successivamente è stato estradato.
Secondo l’avvocato della difesa Massimiliano Sichetti l’uomo era molto provato da una relazione conflittuale, fatta di scenate di gelosia, umiliazioni e aggressioni da parte della donna. Tuttavia gli accertamenti disposti dal tribunale e affidati al perito Salvatore Spinella hanno l’infermità mentale: Whitbread era pienamente capace di intendere e di volere al momento dei fatti. Si configura piuttosto il cosiddetto delitto d’impeto, maturato in un contesto di forte conflittualità seguita alla decisione della donna di lasciarlo, già comunicata allo stesso Whitbread. L’avvocato Sichetti ha già annunciato il ricorso:
“Non c’è l’aggravante della convivenza, erano separati in casa” ha spiegato.
A favore di Withbread hanno giocato il suo essere incensurato, l’età avanzata, la condotta collaborativa in aula e il fatto che il suo viaggio in Gran Bretagna dopo il delitto fosse finalizzato solo a salutare la figlia, avendo già prenotato il ritorno in Italia. Whitbread è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato al pagamento delle spese processuali. Dovrà anche risarcire con 100mila euro ciascuna le tre figlie della vittima, costituite parte civile. Risarcimento simbolico di mille euro pure all’associazione Dafne che tutela donne e minori, anch’essa parte civile.