Delitto Crox: “Risarcimento si, ma niente sconti in Appello”

Il prossimo 10 novembre l’attesa udienza in Appello per l’omicidio del giovane Christopher Thomas Luciani, la famiglia accetta un parziale risarcimento dai genitori del principale responsabile dell’omicidio, ma nonna Olga spera che, comunque, la pena venga confermata anche in secondo grado.

Si può accettare un lungo percorso di riconciliazione, ma non si può pretendere di dimenticare. Olga Cipriano, da tutti ribattezzata Nonna Olga, l’ha ribadito giorni fa nel corso di uno dei tanti incontri con giovani studenti e la sua disponibilità ad accettare un primo risarcimento proposto dai genitori del principale responsabile dell’omicidio di suo nipote Cristopher Thomas Luciani, detto Crox, il 23 giugno di un anno fa, ha l’unico scopo – come puntualizzato in segno di gratitudine, dai legali del giovane condannato sulle pagine del Quotidiano “Il Centro” questa mattina in edicola, Massimo Galasso e Roberto Mariani

“Di intraprendere un percorso condiviso volto alla progressiva ricostruzione del rapporto, attraverso l’organizzazione e la partecipazione congiunta a iniziative finalizzate alla sensibilizzazione degli adolescenti su tematiche di rilevanza sociale, manifestando la comune disponibilità a inytraprendere percorsi condivisi di giustizia riparativa con l’eventuale supporto delle competenti istituzioni.”

“Non è il momento di aggiungere altre dichiarazioni – ci riferisce, di contro, al telefono il legale di Nonna Olga Giacomo Marganella – siamo alla vigilia di un’udienza troppo importante, e il momento è particolarmente delicato.”

L’udienza alla quale si riferisce Marganella è quella del 10 novembre, in Corte d’Appello a L’Aquila, dove i giudici saranno chiamati a confermare o rivedere le condanne a 19 anni e 4 mesi  per il giovane che per primo ha infierito con decine di coltellate sul corpo della povera vittima, e 16 anni per il complice, anche lui 17enne, condannato per aver inferto altri colpi su Crox già deceduto. E da questo punto di vista il segnale di apertura di Olga Cipriano, per quel che riguarda il risarcimento, non deve essere visto come pacifica accettazione di un’eventuale riduzione della pena che, per l’assoluta gravità della dinamica, si augurano i suoi legali, va assolutamente confermata per entrambi:

“Crox era molto legato a me – dice ancora Nonna Olga – aveva perfino un tatuaggio con il mio nome, era buono e affettuoso e non si meritava affatto questa crudele fine.”

Luca Pompei: