Voto unanime delle regioni aderenti all’Ara (Automotive Regions Alliance) alla mozione presentata dall’Abruzzo sul regime temporaneo
Il regime temporaneo consentirebbe, anche alle regioni in transizione, di finanziare gli investimenti per estensione di attività, miglioramento tecnologico e ampliamento degli investimenti per le piccole e le grandi aziende del settore automotive.
“È un grande risultato del lavoro svolto in questi mesi dal presidente Marco Marsilio e dall’assessorato alle Attività produttive – commenta da Monaco di Baviera l’assessore Tiziana Magnacca che ha partecipato alla quarta assemblea europea dell’ARA – in grado di trovare convergenza e adesione a nord a sud, da est a ovest di tutte le regioni dell’automotive che hanno oggi evidenziato la gravità della situazione dei siti produttivi europei a causa delle scelte effettuate a livello comunitario, quanto mai rigide e non plasmate alla realtà”.
Le amministrazioni regionali europee non mettono in discussione la tutela ambientale e l’abbattimento delle emissioni del CO2 in atmosfera, ma chiedono all’Unione Europea concretezza e decisioni celeri.
In particolare vogliono ribadire la neutralità tecnologica, cioè libertà di scelta nelle tecnologie utilizzate nella tutela ambientale, comprendendo ibrido, idrogeno, bio combustibili;
chiedono un grande piano di risorse straordinarie per sostenere le imprese automobilistiche, quelle dell’indotto e della componentistica; invocano flessibilità nella gestione di fondi europei per sostenere le imprese e i lavoratori, uscendo anche solo temporaneamente dalla rigidità delle regole dei regolamenti europei; infine auspicano lavoro, competenze e innovazione (che permetterebbe di recuperare il gap rispetto ai concorrenti cinesi).
“Abbiamo ribadito come l’Europa – sottolinea il presidente Marsilio – deve avere il coraggio di fare scelte chiare nella consapevolezza di saper leggere i messaggi che arrivano dal mercato che ci consegnano il settore dell’automotive con volumi di produzione assolutamente bassi.
La Regione Abruzzo con determinazione ha affermato come le decisioni dell’Unione Europea sulla transizione verde abbiano prodotto un futuro quanto mai incerto. Abbiamo chiesto di essere ascoltati nell’interesse dei nostri lavoratori e dei nostri territori”.
Prima della pandemia in Europa le auto vendute annualmente raggiungevano quota 12 milioni, nel 2024 le auto vendute sono state esattamente la metà: 6 milioni.
“Il settore dell’automotive in Europa, tra occupati diretti e indiretti, tocca quota 13 milioni, il 6 per cento di tutti gli occupati del vecchio continente. Il 31 per certo degli investimenti nella ricerca sono utilizzati nel settore auto. Questi i dati ci dicono che l’industria automobilistica è di vitale importanza per la nostra economia. Per tutto questo abbiamo il dovere di restare competitivi come in Europa con prezzi di acquisto che possano trovare il gradimento degli acquirenti. Quindi innovazione, flessibilità, competenze e competitività. Trentanove regioni europee dell’automotive che assieme hanno compreso che, pur nella diversità, si deve collaborare per contrastare i produttori cinesi che invece avanzano con veicoli elettrici accessibili e gli USA che investono ampiamente in innovazione. La vecchia Europa che invece arretra con costi di produzione più alti rispetto ai paesi asiatici e con la componentistica prodotta a costi altissimi” conclude l’assessore Magnacca.