Guerra Ucraina, Rifondazione: “Sabato a Sanremo, striscione 30 mt per la pace”

“Sabato a Sanremo porteremo il nostro grande bandierone della pace lungo 20 metri per esprimere il no alla guerra della maggioranza degli italiani e dire no alla propaganda di guerra”

“Video o lettera il fatto che Zelensky intervenga al Festival è l’ennesima puntata di una campagna che va avanti da un anno. Dopo centinaia di migliaia di morti e enormi distruzioni è ora di smetterla con la guerra per procura
contro la Russia e di lavorare per una soluzione di pace”: Lo afferma in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, coordinamento nazionale di Unione Popolare: Acerbo insiste poi dicendo che “La Nato non sta aiutando il popolo ucraino ma lo sta usando come carne da cannone contro Putin. Chiediamo un immediato cessate il fuoco e l’apertura di una trattativa fondata sul rispetto del diritto internazionale, del diritto all’autodeterminazione dei popoli e alla reciproca sicurezza, del rispetto delle minoranze. Benigni nel suo discorso ha ricordato l’articolo 11 ma la Costituzione viene violata dai governi italiani dal 1999 con la continua
partecipazione a guerre di aggressione (Serbia, Iraq, Libia) e più di recente con la partecipazione attraverso l’invio di armi e l’uso delle nostre basi al conflitto ucraino. E’ ora di dire basta. Ringraziamo Piero Pelù per aver portato la bandiera della pace dentro lo spettacolo del festival. Auspichiamo che lo facciano altre/i artiste/i e magari Gianni Morandi che dette voce con una celebre canzone al movimento contro la guerra in Vietnam. Gli regaleremmo molto volentieri una bandiera della pace”. Per questo, conclude, “Rifondazione Comunista e Unione Popolare in collaborazione con ANPI, ARCI, CUB Savona, Savona Disarmo, Cittadinanza Attiva, organizzano un punto di incontro presso Piazza Muccioli, adiacente a Piazza Eroi Sanremesi, a Sanremo, sabato 11 Febbraio 2023 dalle ore 10 alle ore 14 sul tema del conflitto russo-ucraino. Insieme diremo no all’escalation della
guerra in Ucraina, alla corsa al riarmo, all’invio di armi da parte dei governi Italiano ed europei”.