Campli, il Prefetto spegne due autovelox irregolari dopo esposto sindaco

Il sindaco di Campli, Federico Agostinelli, aveva presentato un esposto per la segnaletica non corretta sulla Strada Provinciale n.3

Il prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo, ha spento l’autovelox installato dalla Provincia di Teramo lungo la strada provinciale 3 San Nicolò-Garrufo. La decisione, secondo quanto fa sapere Federico Agostinelli, sindaco di Campli, uno dei Comuni attraversati dalla strada, sarebbe giunta dopo i rilievi eseguiti dalla polizia stradale di Teramo, dopo l’esposto presentato dallo stesso primo cittadino. L’impianto di rilevazione della velocità in tempo reale attraverso una telecamera, nella direzione Campli-Teramo, sarebbe stato inibito perché la segnaletica del limite di velocità, non sarebbe stata posizionata alla distanza minima prevista dall’autovelox, ovvero un chilometro prima, Ma secondo Agostinelli, che ritiene che l’impianto non sia omologato, “andrebbe immediatamente disattivato anche nel senso opposto, per evitare un’ulteriore raffica di ricorsi, che saranno sicuramente accolti sulla scia degli orientamenti della Corte di Cassazione”. Il sindaco di Campli ricorda come sulla vicenda si sia “sollevata un’ondata di indignazione popolare, con centinaia di automobilisti vessati con sanzioni gravose e ingiuste, che si
sono visti recapitare anche fino a 30 multe consecutive, per aver superato anche di poco il limite di velocità su quel tratto, ridotto arbitrariamente a 70 km/h. Il provvedimento – ha aggiunto Agostinelli – certifica il fallimento del presidente Camillo D’Angelo, che non ha voluto ravvedersi nonostante i nostri ripetuti richiami al rispetto delle prescrizioni del Codice della Strada”. Nello stesso tempo il primo cittadino chiede che “vengano rispettate le procedure di omologazione dei dispositivi, che si tolga l’autovelox anche in direzione Teramo-Campli o che il limite venga riportato agli originari 90 km/h, che si valuti l’impatto economico e amministrativo di questa scelta scellerata, con danno d’immagine per l’ente Provincia e che il presidente della Provincia chieda scusa ai cittadini ingiustamente multati”.