Abruzzo, con il gelo si rischia la strage di ulivi

Il timore è che all’orizzonte si profili un nuovo 1985: l’allarme è della Coldiretti che, nel ricordare l’orribile annata, mette in guardia sui rischi del gelo per gli olivi e in generale per le colture agricole in Abruzzo.

Le gelate del 1985 causarono una vera e propria strage per le piante di ulivo, almeno 30 milioni quelle danneggiate irrimediabilmente. A ricordarlo è la Coldiretti, che esprime timore per la nuova ondata di gelo prevista in Italia e in Abruzzo.

“Tra l’altro si tratta di danni destinati a compromettere le produzioni nel tempo, poiché occorrono anni prima che si possa sostituire la pianta e che quella nuova inizi a produrre”

Il nuovo allarme lanciato dall’associazione riguarda anche gli animali e il settore zootecnico. Nel 2012, per esempio, negli allevamenti furono migliaia le morti causate dal freddo.

“1985 e 2012 sono state le due annate più orribili per l’agricoltura italiana – si legge nella nota della Coldiretti – poiché causarono un vero disastro per una produzione simbolo del Made in Italy, che concorre a segnare in modo indelebile il paesaggio di molte regioni tra le quali l’Abruzzo. Il brusco arrivo del freddo mette in pericolo gli alberi da frutto, i mandorli già in fiore e le gemme di albicocchi e peschi in fase di apertura rischiano di essere compromessi. A soffrire sono anche le orticole in pieno campo, dai cavoli alle verze, dalle cicorie ai broccoli”.

Senza contare che l’ondata di gelo arriva dopo un gennaio piuttosto temperato, con temperature al disopra della media stagionale e storica.  In generale il 2017 si è classificato, a livello nazionale, come il sesto più caldo della storia, con una temperatura superiore di 1,16 gradi alla media di riferimento.

“Non si tratta di un caso isolato, siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti risvolti sull’agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro. Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense, e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d’acqua, con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate e picchi di calore anomali si alternano nel corso dell’anno lungo tutta la Penisola”.