Nuovo crollo alle mura megalitiche di Crognaleto, dal deputato abruzzese di Azione Giulio Sottanelli interrogazione al Ministro della Cultura Alessandro Giuli

Il nuovo danno compromette la stabilità di un importante reperto archeologico del Teramano, per questo Sottanelli ha annunciato un’interrogazione a risposta immediata al ministro Giuli:

“Avevamo segnalato da oltre un anno, anche grazie alla costante attenzione del Presidente della Pro Loco di Piano Vomano, Carmine Santarelli, il rischio concreto di ulteriori danni alle mura megalitiche, chiedendo un intervento urgente del Ministero della Cultura. Ricordo inoltre che, a seguito di un sopralluogo, i Vigili del Fuoco avevano già rilevato il rischio di crollo, disponendo l’inibizione dell’accesso al pubblico. Non è arrivata alcuna risposta, né è stata avviata alcuna azione concreta a tutela di questo importante patrimonio culturale.

Oggi apprendiamo di un nuovo crollo che compromette ulteriormente la stabilità di uno dei reperti archeologici più rilevanti dell’entroterra teramano: questa è la responsabilità diretta dell’inerzia del Ministero”.

Il 26 novembre 2024 Sottanelli aveva già presentato un’interrogazione parlamentare per sollecitare un intervento di tutela e conservazione del sito archeologico, già oggetto di un’ordinanza di inagibilità per motivi di sicurezza. Nonostante il quadro di rischio fosse stato chiaramente rappresentato e nonostante il valore storico e culturale del bene, dal Ministero non è arrivata alcuna risposta, né sono stati stanziati fondi o avviate iniziative di messa in sicurezza.

“Il sito – prosegue Sottanelli – è rimasto per mesi protetto esclusivamente da nastri segnaletici da cantiere, una misura del tutto insufficiente e puramente simbolica. Oggi paghiamo il prezzo di questo immobilismo: un ulteriore crollo che rende ancora più fragile una struttura millenaria e mette seriamente a rischio la sua conservazione. Nel question time chiederò al Ministro come intenda rispondere di questo silenzio e di questa totale assenza di interventi – conclude Sottanelli – perché quando lo Stato non agisce per tempo nella tutela del patrimonio storico e culturale, i danni diventano irreversibili”.