Crisi Valle Peligna, il 31 dicembre lavoratori in corteo a Sulmona

Mentre i più pensano al veglione di capodanno, a Sulmona il 31 dicembre lavoratori in corteo per la crisi occupazionale che incombe sulla Valle Peligna

Sarà un Natale cupo della Valle Peligna. Sodecia, Coop, 3G, Cogesa e Marelli: cinque vertenze aperte e una sopravvivenza eretta sugli ammortizzatori sociali fanno di questo territorio un buco nero del lavoro. Per questo  Per Cgil, Ugl, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero unitario del 31 dicembre: dalle ore 10:00 il corteo dei lavoratori della Valle Peligna si snoderà per le strade di Sulmona.

“Crisi industriali, impoverimento, spopolamento: un destino nerissimo che rischia di compromettere irreversibilmente il tessuto economico e sociale di un intero territorio – scrivono i sindacati nella nota congiunta -. L’abitudine al peggio e la rassegnazione ad un destino già scritto non devono e non possono appartenerci. C’è bisogno di un sussulto e di un risveglio per dare impulso ad un’azione collettiva coordinata e partecipata. Gli attori a cui ci rivolgiamo sono i decisori politici, ma tutte e tutti devono sentirsi coinvolti. È necessaria la mobilitazione dell’intera società peligna: movimenti, associazioni, studentesse e studenti, partiti, istituzioni, ed ovviamente il sindacato”.

Il territorio sta vivendo una situazione particolarmente grave, per tante, troppe famiglie il futuro si presenta quanto mai incerto e anche i giovani non vedono prospettive all’orizzonte.

“Bisogna, quindi, unire le forze per costruire una comunità d’intenti per un nuovo patto territoriale sui temi del lavoro, della sanità, dell’istruzione, delle infrastrutture e della mobilità, per arrestare l’inesorabile impoverimento sociale ed economico del territorio, che merita, invece, una maggiore attenzione. Siamo tutte e tutti coinvolti” concludono i sindacati.

Del resto le situazioni di crisi del lavoro nella Valle Peligna sono davvero tante e tutte conclamate: alla Sodecia si teme lo spostamento a Chivasso del sito produttivo di Raiano, 39 lavoratori in bilico. La Coop ha annunciato la cessione del punto vendita di Sulmona e 25 dipendenti tremano. La 3G ha annunciato l’abbandono del territorio, che in termini occupazionali si traduce con 70 lavoratori appesi a un filo.

“La situazione occupazionale della Valle Peligna è chiara e desta forte preoccupazione. Le difficoltà che stanno attraversando diverse aziende mettono a rischio posti di lavoro e l’economia di un intero territorio. Come istituzione regionale siamo pienamente coinvolti e seguiamo con grande attenzione ogni sviluppo – ha detto l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca -. Abbiamo attivato tutte le procedure previste dalle normative, coinvolgendo anche la struttura di crisi del Ministero dello Sviluppo economico. L’attenzione resta alta e, insieme alle istituzioni locali, stiamo lavorando per mettere in campo ogni intervento utile a salvaguardare i livelli occupazionali e garantire la continuità industriale”.

Forse ancora più radicate, ma non meno gravi, le situazioni di Cogesa e Marelli: tra allarmi e rassicurazioni, sia la prima che la seconda non riescono a vedere con chiarezza quale destino le attenda.

Per Cogesa, azienda partecipata del Comune di Sulmona, l’annunciata gara pubblica cambia del tutto le carte in tavola poiché potrebbe tradursi in una riduzione della forza lavoro. La Marelli vive una realtà stop and go che certo non rasserena nessuno, tantomeno l’oltre un centinaio di candidati all’esubero, sul totale di 443 lavoratori con contratto di solidarietà fino a luglio.

“Sono al fianco dei lavoratori della Coop, della Sodecia, della Marelli e della 3G e continuerò a impegnarmi in ogni sede istituzionale affinché nessuno venga lasciato solo – ha detto Marianna Scoccia, vicepresidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo -. La richiesta dello stato di crisi industriale complessa sarà una battaglia difficile, ma necessaria. La porteremo avanti con determinazione, insieme ai sindaci, ai sindacati e all’intera comunità. La Valle Peligna merita risposte, merita rispetto, merita un futuro”.

Intanto ieri il Pd ha annunciato l’adesione alla mobilitazione sindacale per la Valle Peligna:  

“Il Partito Democratico Abruzzo sarà in piazza a Sulmona il 31 dicembre, accanto alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori per la mobilitazione indetta da CGIL, CISL, UIL e UGL per la Valle Peligna, perché la difesa dell’occupazione e degli interessi generali della comunità peligna è una priorità politica e morale. Chiediamo con forza alle istituzioni regionali e nazionali di assumersi fino in fondo la responsabilità di interventi ordinari ed emergenziali all’altezza della gravità della situazione” ha detto il segretario regionale PD Abruzzo Daniele Marinelli.

“Siamo e saremo dalla parte dei lavoratori sempre e comunque – hanno aggiunto lo stesso Marinelli e Michele Fina, senatore Pd, Stefano Albano, segretario provinciale PD L’Aquila, Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale, Monia Pecorale, responsabile lavoro PD Abruzzo, Diego Bucci, segretario PD Sulmona e Guido Angelilli, coordinatore degli amministratori PD della Valle Peligna -. perché le crisi industriali che attraversano la Valle Peligna, il progressivo impoverimento sociale ed economico, lo spopolamento e l’incertezza che grava su centinaia di famiglie e giovani rappresentano un’emergenza che non può più essere rinviata né sottovalutata. Le vertenze aperte dimostrano la fragilità di un sistema produttivo che ha bisogno di risposte immediate, concrete e strutturali.

Non può prevalere la rassegnazione, né l’abitudine al peggio. È necessario un sussulto collettivo che rimetta al centro il lavoro, la dignità delle persone e il futuro di un territorio che chiede attenzione e rispetto. Servono politiche industriali, investimenti pubblici e privati, un rafforzamento dei servizi essenziali, sanità, istruzione, infrastrutture e mobilità e un nuovo patto territoriale capace di restituire prospettive a chi vive e lavora nella Valle Peligna. La Valle Peligna merita futuro, lavoro e sviluppo. Se non ora, quando?”.

Marina Moretti: