Cresa: in Abruzzo la crescita degli occupati superiore alla media nazionale

Poco più di 509 mila occupati, quasi 43mila persone in cerca di occupazione, 261mila inattivi: sono i numeri del mercato del lavoro in Abruzzo nella media del primo semestre 2025

Nel periodo gennaio-giugno 2025 si osserva una crescita tendenziale degli occupati in Abruzzo (+2%), superiore alla media nazionale (+1,2%). La regione, che aveva faticato più di altre aree ad uscire dalla crisi provocata dalla pandemia, conferma di essersi riavviata su un percorso positivo. Lo rileva il Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia (Cresa).

Dall’elaborazione, basata su dati Istat, emerge che il mercato del lavoro nel periodo gennaio-giugno 2025 continua nel
complesso a crescere sotto il profilo tendenziale: gli occupati aumentano in regione, soprattutto nella categoria over 50; gli inattivi diminuiscono in linea con la media nazionale, anche se assai meno che nel Meridione (-0,3% contro-1,1%); le persone in cerca di lavoro si contraggono (-15,4%) in misura quasi doppia dell’Italia (-8,0%) e del Mezzogiorno (-8,7%).

La dinamica dei tassi rispecchia una situazione analoga. Nel secondo trimestre 2025 i valori relativi all’attività (67,1) e all’occupazione (61,7) sono nel complesso allineati a quelli nazionali e molto migliori dei meridionali. Il tasso di disoccupazione si attesta sul 7,8, al di sopra 6,6 dell’Italia e molto al di sotto del 12,1 del Mezzogiorno.

Resta critica, in Abruzzo più che nel resto del Paese, la posizione nel mercato del lavoro delle donne. Le donne inattive
sono 172,9 mila, il 66% del totale degli inattivi, 2,6 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (+1,5%; uomini -3,6%). Di conseguenza, le donne occupate e in cerca di occupazione sono 228mila, il 41,5% del totale, -3,1 mila rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (-1,3%). Delle 228mila donne attive, 209mila sono occupate (41% del totale), 1,4 mila in più su base annua e +0,7% in termini percentuali (uomini +3,0%), 19mila sono disoccupate (-19%). La flessione, rileva l’indagine, non può non essere messa in correlazione con la flessione delle forze lavoro.

I dati Istat disegnano uno scenario in cui il mercato del lavoro giovanile (15-34 anni), pur essendo su livelli nel complesso lievemente inferiori a quelli nazionali e migliori dei meridionali, mostra, relativamente ai tassi di attività e di occupazione, divari di genere a svantaggio delle donne molto più accentuati del resto del Paese, e un andamento – soprattutto con
riferimento alla componente femminile – peggiore di entrambi.

Nel primo semestre 2025 in Abruzzo i nuovi rapporti di lavoro che hanno interessato gli under 30 sono stati 35,6 mila. Su 100 nuovi rapporti di lavoro riguardanti, 40 sono stati a termine, 19 stagionali, 18 intermittenti, 11 di somministrazione, 6 a tempo indeterminato e 6 quelli di apprendistato.

Marina Moretti: