Covid19 L’Aquila, sproporzione tra ricoveri e dati screening

Per i sanitari aquilani impegnati sul fronte Covid la partecipazione allo screening è stata buona ma i reparti sono ancora sotto pressione

Gli oltre 23 mila tamponi fatti con lo screening di massa sull’Aquila sono un buon segnale anche per i sanitari aquilani impegnati nella lotta contro il Covid anche se si poteva fare di più.

La situazione negli ospedali resta molto critica e non si può abbassare la guardia. Aver scovato però 54 positivi significa aver isolato degli asintomatici che avrebbero potuto provocare altri focolai.

Certamente i sanitari rilevano che la fascia di popolazione che si è sottoposta al test è quella più sensibile e coscienziosa. Anche i numeri dei nuovi contagi in città sono incoraggianti ma la pressione sugli ospedali è notevole, sul pronto soccorso ma anche nei reparti dove si è pieni.

È evidente che esiste una sproporzione tra i dati dei positivi scovati e i ricoveri che sono ancora tanti.

A Malattie Infettive, diretta dal primario Alessandro Grimaldi il reparto è full con pazienti provenienti prevalentemente dall’area di Sulmona.

Anche a Terapia Intensiva il primario Franco Marinangeli parla di reparto a lavoro costantemente dove si è a pieno ritmo.
Anche per lui i risultati di partecipazione allo screening sono confortanti anche se sperava in un maggiore presenza dei cittadini. La terza ondata non se la può permettere nessuno, ha fatto presente, sia in termini sanitari che economici e per questo entrambi gli obiettivi sono da perseguire.
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