Covid19 L’Aquila, contagi in ospedale. Dante Labs si ferma per fare il drive in

Casi di contagi nel reparto di ortopedia dell’ospedale e tamponi a tappeto ai sanitari. Dante Labs, intanto, stoppa i tamponi per realizzare un drive in

Quello del reparto di Ortopedia all’ospedale San Salvatore del capoluogo diventa un caso. Tra gli ultimi numeri resi noti dal consueto bollettino della Regione Abruzzo, infatti, ci sono anche sette persone tra medici e infermieri ma anche pazienti trovati positivi al Covid con il reparto che ha dovuto trasferirli altrove per sanificare.

In ospedale, da quel che si sa, si stanno facendo tamponi a tappeto ai sanitari, ma nei giorni scorsi anche il primario di Anestesia e Rianimazione Franco Marinangeli in un durissimo post su Facebook aveva fatto riferimento agli affanni dell’ospedale (sei persone e non più quattro in terapia intensiva) e al fatto che ci sono contagi anche tra medici e infermieri.

A far scoppiare il caso, se così si può definire, è stato un post pubblico del parroco di Tempera, Don Giovanni Gatto, ricoverato in ortopedia. Il sacerdote fa riferimento ad un primo tampone negativo per entrare in reparto evidentemente ma ad un secondo positivo dopo molti giorni, spiegando che però non si è mai mosso dal reparto e facendo supporre, il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi, ad un contagio interno.

Restano molto difficoltose le operazioni di tracciamento della ASL, ovvio che serve più personale anche per effettuare tamponi e fornire risposte velocemente. Anche perché Dante Labs ha preso una posizione e ha annunciato che da oggi stop ai tamponi privati (solo aziende e chi ha convenzioni) in attesa della realizzazione di una sorta di drive in che dovrebbe essere disponibile in breve tempo per permettere alla gente che attende di farlo in condizioni migliori.

C’è anche da dire però con forza che senza il Dante Labs, privato ma autorizzato, la situazione sarebbe stata davvero drammatica.

Ora però qualche riserva in città comincia ad alzarsi anche sulle scuole. Il premier ha ribadito l’importanza di farle in presenza, salvo casi in cui si può fare didattica mista ma in città salgono le preoccupazioni dei genitori.

Molti segnalano e si riferiscono al Mazzini Patini e stanno chiedendo con insistenza al sindaco Biondi anche su Facebook di prendere provvedimenti perché ci sarebbero classi in quarantena e difficoltà anche per gli altri per fare lezione.

Di fatto però sulla pagina ufficiale l’ultima comunicazione della scuola fa riferimento a 4 giorni fa e si riferisce ad un solo caso di alunno positivo.