Covid19 L’Aquila: apprensione per il focolaio nella comunità macedone

Covid19 L’Aquila: apprensione in città e a Cagnano Amiterno per il focolaio nella comunità macedone. Domani primi tamponi ai contatti dell’operaio positivo

Una settimana decisiva quella che entra per ricostruire i contatti della famiglia macedone risultata positiva al coronavirus e anche dell’altro operaio, il primo, trovato positivo dopo il controllo della sua ditta.

La donna, intanto, ha partorito al San Salvatore e sta bene anche se sono circolate voci su un suo presunto passaggio in reparto a ginecologia ma non ci sono conferme ufficiali e la Asl non si è pronunciata quindi tutto rimane nel campo delle voci.

L’apprensione c’è perché dopo mesi a contagi zero questo focolaio che arriva dai Balcani spaventa anche se, è opportuno ricordarlo, si tratta di persone senza sintomi.

Ma ad ogni modo la Questura ha tracciato le persone che hanno viaggiato sui bus partiti da Skopjie e arrivati all’Aquila il 28 giugno e sono in isolamento. Domani nel centro prelievi dell’Ance a Collemaggio saranno effettuati i primi tamponi su coloro che hanno avuto contatti con l’operaio macedone positivo.

Si tratta di un primo tampone perché poi sarà ripetuto dopo giorni per avere la certezza. Cagnano Amiterno intanto, attende l’esito dei tamponi ai fratelli dell’operaio e alle loro famiglie. Il sindaco Iside Di Martino ha chiesto alla ASL di fare tamponi alla popolazione delle frazioni del Comune dove i due hanno avuto contatti ma anche al personale del Comune, a Carabinieri e Forestali.

Arriva intanto la presa di posizione della comunità macedone.

“Sin dal principio dell’emergenza Covid 19, la comunità macedone residente all’Aquila, è attenta e rispettosa delle regole di contenimento previste dai vari dispositivi di legge”. A parlare è Abdula Salihi, presidente legale dell’associazione culturale Rilindja, a proposito del contagio riscontrato con un tampone effettuato su un operaio di ritorno dal Paese extra Ue insieme a sua moglie, già in isolamento domiciliare.

“Inoltre”, aggiunge Salihi, “sosteniamo anche noi le misure definite dall’ordinanza regionale 71, in materia di prevenzione. Allo stesso tempo, abbiamo collaborato con il Centro servizi volontariato per fornire supporto economico e alimentare alle famiglie che, durante il lockdown, si sono trovate in condizione di difficoltà. Fiduciosi di ritornare quanto prima alla normalità”, conclude la nota, “invitiamo i nostri concittadini, così come tutti gli aquilani, a continuare a rispettare le regole così come fatto sino ad oggi”.

 

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Daniela Rosone: