Covid Teramo, contagi in aumento tra i giovani

Nonostante la situazione, al momento, sia sotto controllo, la Asl di Teramo continua a registrare contagi sul suo territorio.

Una situazione che preoccupa, anche alla luce degli attuali tre casi confermati di variante Delta, e che oggi ha spinto il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia a tornare a lanciare un appello sulla necessità di vaccinarsi.

“Anche in questi giorni riscontriamo positivi, in numero maggiore all’anno scorso – ha detto Di Giosia – soprattutto abbiamo scovato un po’ di varianti Delta e dall’esito dei tracciamenti è emerso come i contagi siano dovuti soprattutto al non rispetto delle regole comportamentali dei vari giovani negli stabilimenti balneari, nei bar, nel fare le cene”.

I nuovi contagi, stanno interessando soprattutto i non vaccinati e in particolare i giovani. “Abbiamo tanti giovani tra i 15 e i 25 anni che risultano positivi – ha aggiunto Di Giosia – e abbiamo avuto anche due ricoveri ultimamente di persone cinquantenni contagiate dai figli”. Di questi uno aveva ricevuto la prima dose di vaccino e l’altro aveva già fatto i conti con una precedente infezione da Covid.

“In questi giorni stiamo registrando un trend in calo delle prenotazioni per i vaccini – ha concluso – lancio un appello a tutti a vaccinarsi e rispettare le regole”. Sulla questione è intervenuto anche il direttore sanitario Maurizio Brucchi che ha annunciato che mercoledì la Asl avrà anche un incontro con i medici di famiglia per confrontarsi sugli aspetti scientifici della vaccinazione. “Ai sta ingenerando il meccanismo che chi ha fatto la prima dose va in ambulatorio, si fa il test, dosa gli anticorpi e in base a come vengono fuori decide se farsi la seconda dose – ha sottolineato – ma questo non ha alcuna evidenza scientifica”. Per incentivare la vaccinazione la Asl di Teramo oltre a tornare a coinvolgere i sindaci e a rilanciare la vaccinazione a tappeto nei piccoli comuni, sta pensando anche ad altre attività sulla costa. “Magari se i giovani si incontrano con il vaccino – ha concluso – lo fanno più facilmente”.