Covid: salgono i contagi in Abruzzo, nell’Aquilano un incremento del 46%

La curva epidemiologica in Abruzzo torna a salire in modo più marcato come sono tornati a salire i positivi e i ricoveri ma, fortunatamente, in area non critica. A spingere i contagi sono le sottovarianti omicron 4 e 5. A salire è anche l’incidenza in Abruzzo che arriva a 326 casi ogni 100 mila abitanti. In pratica, secondo i dati, c’è un positivo ogni sei tamponi analizzati.

Per quanto riguarda le singole città, nelle ultime ore è stata L’Aquila la più colpita, seguita da Pescara, Avezzano, Vasto e Teramo.  Il tasso di occupazione dei posti letto Covid è sotto la soglia di allarme però, con l’allenamento delle misure restrittive, si registra anche una fase di stallo per la campagna vaccinale e soprattutto per le dosi booster. Le quarte dosi registrano numeri di molto inferiori alla media nazionale.

Il virus sta circolando lo stesso nonostante il caldo, complice anche la movida e il virus dove non c’è ricambio d’aria si trasmette facilmente. L’obbligo di mascherina rimosso quasi ovunque fa sì che siano davvero in pochi quelli che la portano ma il consiglio degli esperti è sempre lo stesso, quello di tenerla laddove ci siano sostituzioni di potenziale pericolo. Anche per le messe ci sono nuove regole, le mascherine sono solo raccomandate e i sacerdoti potranno di nuovo mettere a disposizione le acquasantiere.

A livello provinciale c’è un aumento del 46% dei casi rispetto alla settimana precedente dove i dati erano in discesa, conferma il dottor Enrico Giansante, direttore del dipartimento igiene epidemiologia e sanità pubblica Asl 1. A livello generale il medico conferma comunque un aumento dovuto alle sottovarianti.

 

Giammarco Giardini: