Covid: per Parruti “Abruzzo meglio di tante regioni. Bravi e tempestivi nell’isolare i casi Delta. Avanti con la seconda dose”

Mentre salgono ad 87 i casi di variante Delta sequenziati in Abruzzo, Giustino Parruti in diretta Facebook sulla pagina di Rete 8 dice: ” Noi meglio di tante altre regioni, capaci come siamo stati di intercettare e isolare i primi casi di variante Delta. Ciò non toglie che si debba rispettare regole e continuare a vaccinarsi”.

“La buona notizia è che tutti coloro che hanno ricevuto la doppia dose di vaccino sono protetti della malattia. Si tratta di dati forti e chiari: senza esitazioni questo è ciò che ci dice la scienza”.

Nessun test sierologico prima di sottoporsi alla seconda dose di vaccino: “Con anticorpi bassi o alti bisogna comunque procedere alla seconda somministrazione”. Parruti ci invita a non lasciarci ingannare da esiti sierologici che lasciano il tempo che trovano. “I vaccini in doppia dose reggeranno anche l’impatto con  altre varianti”. 

E veniamo ad alcune domande: chi ha fatto anche la seconda dose Pfizer può contrarre il Covid? Sì. Ma con sintomi più lievi, senza rischiare la vita e probabilmente gestendo la malattia da casa. Motivo per cui non si può abbassare il livello di guardia in termini di igiene e distanziamento.

A chi solleva l’ipotesi che la bella stagione faccia più di vaccini e isolamenti Parruti replica spiegando che così non è e che le temperature estive non hanno inciso come molti credono.

La diretta, sul finire, lascia la parola anche a chi non crede nel valore scientifico dei vaccini: “Chi parla così temo non abbia idea di cosa è accaduto nei reparti Covid abruzzesi e non. Nessuno pensa che siano vaccini perfetti ma sono certamente i più puliti ed efficaci che si potessero concepire”.

Intanto, gli ultimi 57 casi di variante Delta in Abruzzo sono stati accertati con le attività di sequenziamento concluse in giornata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo. Sono emersi da un totale di 73 campioni sequenziati: si tratta di tamponi risultati positivi negli ultimi giorni. La prevalenza della Delta, nella sessione odierna di laboratorio, sale così al 78% e raggiunge un picco del 91% nel Teramano, dove sono riconducibili alla mutazione 51 campioni su 56 tipizzati. Altri cinque casi sono nel Chietino e uno nell’Aquilano. Per quanto riguarda gli altri positivi processati dallo Zooprofilattico, 13 sono riconducibili alla variante Alfa (prima chiamata ‘inglese’) e tre alle varianti brasiliana e nigeriana. Del totale degli 87 casi legati alla Delta emersi negli ultimi giorni in Abruzzo, 78 sono stati sequenziati dall’Izs ‘G. Caporale’ dell’Abruzzo e del Molise di Teramo e nove dal laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università ‘d’Annunzio’ di Chieti. La maggior parte, 64, riguardano pazienti del Teramano. Altri 21, invece, sono emersi nel Chietino. Nelle due province si sono generati, infatti, diversi focolai.