Covid Abruzzo: “Almeno l’Rt scende. Si spera si resti in Arancione”. Così Marsilio.

Scende l’Rt, l’indice del contagio nella nostra regione, ma non i contagi, i ricoveri e i decessi. Eppure Marsilio si dice fiducioso che domani la cabina di regia del Ministero della Salute lasci l’Abruzzo in zona Arancione. Non resta che attendere.

A margine dell’ inaugurazione della nuova Tac di ultima generazione, che entrerà a pieno regime tra qualche giorno, al Covid Hospital di Pescara, il presidente della Regione, reduce da un incontro col ministro Carfagna, ha spiegato che “l’indice Rt in Abruzzo è sceso nonostante, purtroppo, non sia così per il numero di contagi e ricoveri”. E non si ferma la corsa dei decessi: oggi una impennata con 27 morti, 20 dei quali nel Pescarese. Marsilio fa notare questa sorta di doppio binario su cui ora viaggia il Covid: se da un lato l’indice del contagio è sceso, “non si sa mai che domani possa essere sotto l’uno”, dunque per alcune zone si potrebbe già iniziare a pensare al passaggio in Giallo, la regione quasi sicuramente resterà in Arancione. Fermo restando le zone rosse che permangono, lì dove ci sono limitazioni per l’incremento di casi.

Certo preoccupa la pressione sugli ospedali e sulle terapie intensive: i contagi non scendono ma ci si aggrappa a quello che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere come l’indice del contagio e la sua importanza, l’Rt. Marsilio e l’assessore Nicoletta Verì mostrano una certa sicurezza che l’Abruzzo si colori ancora di Arancione.

Intanto il direttore del Covid Hospital, Giustino Parruti, ha il polso della situazione ma, in qualche modo, cerca di trovare un lato positivo: è vero che gli ospedali sono pieni ma se si riuscisse a vaccinare con rapidità gli ultra 80enni, le categorie fragili con particolari patologie diabetiche e cardiache e dare il via libera alle cure con gli anticorpi monoclonali anche in Abruzzo, si potrà, conclude, “non azzerare, poiché in medicina è impossibile farlo, ma almeno contenere il virus e i contagi”. Ora la parola spetta al Ministero della Salute. Non resta, quindi, che attendere la parola ultima di domani.

“Non è escluso – hanno ribadito più volte Marsilio e Verì – che si possa scendere sotto l’Rt1 il che farebbe tirare un sospiro di sollievo e ritenere che le misure intraprese abbiano dato evidentemente i primi preziosi frutti. Le difese, però, non devono mai essere abbassate e le regole rispettate con senso civico e scrupolo. Tutti”.