Coronavirus Abruzzo, al San Salvatore troppe assenze: la Asl 1 avvia indagine

Coronavirus Abruzzo: al nosocomio aquilano per la direzione aziendale ci sono troppe assenze e certificati per cui si è scelto di avviare l’indagine interna. Sulla stessa linea il primario di Rianimazione, contraria la Cgil che ha già presentato due esposti

 

Troppe assenze sul lavoro e in un momento come questo. La direzione della ASL 1 dell’Aquila allora avvia un’indagine interna supportata anche dalla rabbia del primario di Anestesia e Rianimazione Franco Marinangeli sempre in prima linea ma criticata aspramente dalla Cgil. Fatto sta che la Asl fa scattare l’indagine in quanto la direzione afferma che si sono riscontrate troppe assenze tra il personale sia in corsia che negli uffici amministrativi. L’obiettivo dunque è vedere se ci siano delle anomalie soprattutto per la situazione che sta vivendo oggi l’ospedale San Salvatore.

Se dovessero emergere delle irregolarità l’azienda fa sapere di voler intraprendere tutte le azioni necessarie contro chi compie violazioni. Nelle ultime settimane per l’azienda sanitaria sarebbero state troppe le assenze con i certificati per cui ora si stanno controllando le posizioni di chi non è a lavoro, anche a tutela di chi c’è regolarmente e sta facendo enormi sacrifici. Il professor Franco Marinangeli ha richiamato tutti ad un senso di responsabilità, per lui si tratta di azioni che se verificate e accertate possono infangare la categoria mentre la maggior parte sta ottemperando per lui alla propria missione. Pure il primario insomma riscontra troppe assenze. Ma i sindacati non ci stanno e la Cgil dopo aver presentato due esposti non ci va giù morbida. A parlare sono Francesco Marrelli e Antony Pasqualone che, ricordando la situazione di medici e infermieri nel nosocomio senza dispositivi e protezioni, si interrogano sui numeri dell’assenteismo che loro non hanno effettivamente a disposizione, spiega Pasqualone ribadendo però la difficile situazione del personale.

Il servizio del Tg8