Convitto Delfico di Teramo: iniziate le indagini sismiche

Iniziate stamane a Teramo le indagini sulla staticità e la resistenza antisismica del Convitto Delfico, sottoposto a sequestro il 3 ottobre 2024

Si comincia con i saggi stratigrafici, secondo il cronoprogramma la relazione finale del prossimo 3 giugno segnerà la conclusione dei lavori.

L’indagine arriverà a raggiungere il massimo livello, LC3, garantendo la completa conoscenza delle dinamiche del palazzo. Questa fase preliminare serve sia per la redazione del progetto di adeguamento sismico affidato all’ATI Project su gara di Invitalia, sia alla Provincia per presentare l’istanza di dissequestro al Tribunale di Teramo, dopo il rigetto da parte della Cassazione.

Lunedì 5 maggio, intanto, si avviano i lavori nel Polo Scolastico della Cona per l’installazione dei primi moduli prefabbricati che dovranno accogliere l’intera popolazione scolastica del Convitto e del Liceo Delfico: circa 1200 fra studenti, docenti e personale amministrativo.
I primi giorni di luglio cominceranno i lavori per la realizzazione del refettorio, mentre si attende l’esito del Consiglio comunale in merito all’istanza di permesso in deroga per costruire nuovi moduli, sempre nella stessa area, in modo da potere accogliere anche i ragazzi delle primarie oggi dislocati nella scuola De Jacobis.

A questi interventi già previsti si aggiungono quelli per sistemare l’area parcheggio che verrà ampliata e asfaltata considerato l’aumento considerevole dell’utenza.

Tutti gli interventi sulle scuole del “Sisma 2016” sono stati affidati per un accordo fra Commissario Sisma, Regioni e Governo a Invitalia, struttura centrale. La gara per i rilievi e la progettazione è stata vinta da Ati Project srl di Pisa (il cronoprogramma prevede che si arrivi alla la progettazione esecutiva in 180 giorni), mentre l’impresa incaricata per l’adeguamento è la Lucci Salvatore di Napoli che, da contratto, deve realizzare l’intervento in 38 mesi. Importo dei lavori 18 milioni e 141 mila euro.
Obiettivo dichiarato della Provincia è ridurre i tempi dell’appalto verificando la possibilità dei doppi turni e anche, almeno per una parte dell’intervento, il rientro graduale degli studenti.