Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha portato a termine una serie di controlli mirati in diversi settori produttivi della provincia, nell’ambito di una vasta attività di contrasto alle irregolarità in materia di sicurezza e tutela dei lavoratori. Nel mirino lavoratori in nero e carenze amministrative: nel settore edile per la sicurezza dei lavoratori disposti sigilli e sospensione delle attività
Le verifiche hanno interessato attività commerciali, artigiane e turistico-ricettive della provincia. In particolare, sono stati sottoposti a controllo: un’officina di gommista nella zona di Val Vomano, dove è stata riscontrata la totale assenza del Piano di Sicurezza ed Evacuazione; un salone di parrucchiera nel capoluogo, risultato privo del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR); una struttura alberghiera in alta montagna, all’interno della quale sono stati individuati lavoratori impiegati “in nero” e rilevate ulteriori irregolarità amministrative; un esercizio pubblico di bar situato sulla costa, anch’esso con personale non regolarmente assunto e privo delle necessarie autorizzazioni, poiché attualmente interessato da procedura fallimentare.
Le irregolarità accertate hanno comportato l’adozione di provvedimenti di sospensione delle attività, necessari per garantire la tutela dei lavoratori e dell’utenza.

Parallelamente, nei cantieri edili della provincia, il personale del N.I.L. ha eseguito controlli approfonditi su gru, macchinari operativi e altre attrezzature da lavoro. Dai primi riscontri non risultano revisioni registrate presso l’ente certificatore; la documentazione è attualmente al vaglio dei militari. In più casi sono state rilevate violazioni significative delle norme sulla sicurezza, con conseguente imposizione di prescrizioni obbligatorie e, in alcuni cantieri, si è dovuto intervenire anche con provvedimenti restrittivi, necessari al ripristino delle condizioni minime di sicurezza per la prosecuzione delle attività.
