Dopo Montesilvano anche Spoltore ha il suo Comitato per la Nuova Pescara, segno che l’opposizione alla grande fusione non è frutto di un sentimento popolare, ma di sparute minoranze
Chi l’ha detto che le comunità di Montesilvano e Spoltore non sono a favore della nascita della Nuova Pescara? Al di là dell’esito inappuntabile del referendum del 2014 dove, a differenza di qualche opinione, è stato il risultato di una ferma convinzione della collettività sugli indiscussi vantaggi per il territorio e non di un elettorato tratto in inganno; la nascita, in questi giorni, di comitati a sostegno della fusione testimoniano ancor di più che, più che la difesa di un proprio orticello, alla gente sta a cuore lo sviluppo economico dell’area vasta. Da Spoltore, Comitato già istituito 11 anni fa da Marco Di Marzio, a Montesilvano:
“Salutiamo con entusiasmo la nascita del comitato Nuova Pescara di Montesilvano al quale facciamo i nostri migliori auguri, siamo sicuri che insieme faremo un gran lavoro di squadra per mettere a frutto la volontà cittadina. Finalmente, anche a Montesilvano a parlare saranno i cittadini e non sempre e solo la politica. Fino a questo momento abbiamo sentito parlare del “no” alla fusione solo l’Amministrazione di Montesilvano, ma ora con il comitato anche i cittadini potranno dire la loro attraverso un canale che nulla ha a che fare con la politica. Nel frattempo, anche ottobre è passato senza fare passi avanti significativi e questo continua davvero a far riflettere: ma com’è possibile che si parla di tempi troppo stretti e poi si continua a perderlo il tempo? Inutile girarci intorno: c’è stata la palese volontà di perdere tempo fino al punto di dire che oggi i tempi stringono, ma i politici locali hanno davvero pensato di poter prendere in giro quanti hanno votato? L’Onorevole Luciano D’Alfonso dichiara che per costituire la Nuova Pescara bastano sei mesi di impegno e lavoro, noi siamo d’accordo ma ci spiace ancora costatare che quella che manca è la volontà di alcuni amministratori locali che invece di applicare la legge e la volontà popolare si lamentano della difficoltà del progetto e addirittura, nel caso di Spoltore, chiedono di sentire nuovamente il parere dei cittadini; invece di tediare con la solita e noiosa lamentela farebbero bene a chiedersi come mai vince l’astensionismo alle urne. Le persone hanno espresso la loro preferenza, bisogna rispettarla. È il caso di rivolgerci al Presidente della Regione Marsilio e al Presidente del Consiglio Regionale Sospiri: è ora di prendere concretamente in mano il dossier fusione, e di formare una task force che lavori per concludere il progetto che non può più essere rimandato per capricci senza senso. La politica è una cosa seria e la gente è stanca delle chiacchiere. Abbiamo perso tempo e denaro in 11 anni, è ora di superare la contrarietà degli amministratori che stanno osteggiando in ogni modo la Nuova Pescara: se è vero che l’unione fa la forza chi tanto ironizza sulla propria incapacità di gestire il processo dovrebbe invece costantemente sedersi a studiare le carte con gli altri; si tratta di una “nuova” realtà, se non c’è la voglia di studiare il processo (o il suo andamento, giustificando sempre con un ‘no!’) è meglio lasciare il posto a chi non smette mai di apprendere e si adegua costantemente ai tempi che cambiano. Oltretutto ci sembra davvero sgradevole, non rispondere positivamente ad un invito come quello di Pescara nella persona dell’Assessore ai Grandi Eventi Alfredo Cremonese che invece vuole iniziare una collaborazione in vista del Natale: se non altro Spoltore, già in fase organizzativa avanzata per il Natale, non si è tirata indietro del tutto. Come comitato passeremo ad azioni legali esperibili e chiederemo anche di valutare eventuali danni erariali e l’attribuzione della responsabilità a chi in questi anni ha fatto resistenza all’applicazione della legge regionale. Non ci sono più scuse”.
Un messaggio chiaro anche a Lucio Matricciani, presidente del Consiglio Comunale di Spoltore, che nei giorni scorsi in un’intervista a “Il Fatto” in onda su Rete8, aveva mostrato tutte le sue perplessità:
“Il Presidente si sbaglia – spiega Di Marzio – e lo dico con tutta la stima che nutro per lui. Qui non si parla di annessione di Montesilvano e Spoltore alla città di Pescara, ma della fusione, non di due, ma di tre Comuni, compresa Pescara, e i benefici saranno tangibili per tutti, non solo per Pescara.”
