Dopo l’intervento di ieri del sindaco Ferrara a Rete8, il M5s torna sul ‘caso Chieti’ e annuncia due interrogazioni. Critiche anche da Pd e Avs
Dopo le parole del sindaco di Chieti Diego Ferrara, anche Fabio Stella e Daniela Torto, rispettivamente assessore comunale alla sanità teatina e deputata, entrambi del M5s, intervengono sui lavori all’ospedale.
L’assessore con delega alla sanità, Fabio Stella, commenta i lavori in programma all’ospedale, preoccupanti per le conseguenze sulle attività del policlinico e sull’Università.
«La sanità teatina viene distrutta da una politica che ha un mandante, il governo di centrodestra della Regione Abruzzo, e un esecutore materiale, ossia il direttore generale della Asl, Thomas Schael. Celandosi dietro la scusa delle opere di ristrutturazione, vengono chiusi reparti e dislocati altrove senza poi più riaprirli. È un metodo che abbiamo imparato a conoscere, utilizzato anche per il distretto sanitario di Chieti scalo. Non possiamo permettere che questo si ripeta ancora una volta. L’intento è evidente, depotenziare il Santissima Annunziata per spostare tutto nella vicina Pescara. È urgente convocare un consiglio comunale aperto a cittadini, medici, università, associazioni, perché tutti insieme si faccia quadrato attorno al tema dell’ospedale di Chieti. Rischiamo di creare disservizi enormi ai cittadini stessi ma anche un potenziale danno all’ateneo».
Sul tema la deputata del M5s, Daniela Torto, è pronta a presentare due interrogazioni parlamentari. La prima rivolta al ministro della Salute “per metterlo a conoscenza di questa situazione, chiedere un’ispezione con il fine di verificare quale sia la programmazione rispetto ai lavori sul Santissima Annunziata e per quanto tempo questi si protrarranno”.
Una seconda interrogazione parlamentare, rivolta al ministro dell’Università e della Ricerca, chiederà di portare il ‘caso Chieti’ sul tavolo del Consiglio dei ministri.
«La Asl, con le proprie azioni, non può influenzare la vita e la qualità dei corsi di studio dell’ateneo, per cui ritengo che questo tema debba essere trattato direttamente dal governo nazionale – sostiene la deputata – Al ministro ho intenzione di chiedere anche quali iniziative intenda prendere in vista dei lavori al Santissima Annunziata che, come detto dal rettore della d’Annunzio, potrebbero mettere a rischio i corsi di laurea in Medicina».
Sulla stessa vicenda si pronuncia anche il segretario regionale del Pd Abruzzo, Daniele Marinelli:
“Potrebbe sembrare uno scherzo, invece è tutto assurdamente vero: il manager della Asl di Chieti, Thomas Schael, ha convocato una riunione per giovedì prossimo (suo penultimo giorno di guida della Asl) per l’avvio delle procedure di sgombero di almeno quattro reparti dell’ospedale teatino.
La notizia ha giustamente destato la preoccupazione del sindaco Diego Ferrara e del rettore dell’università D’Annunzio Liborio Stuppia, i quali si domandano il perché di questo colpo di mano in extremis. Non c’è infatti alcun piano alternativo per garantire la funzionalità dei reparti e il loro ritorno nella struttura di Madonna delle Piane una volta terminati i lavori.
Ci associamo allo sgomento che circonda l’operazione e chiediamo al manager Schael di
soprassedere e far sì che sia il nuovo direttore generale, Mauro Palmieri, a occuparsi della questione”.
“Alla luce delle ultime notizie apparse sulla stampa locale in merito all’Ospedale SS Annunziata di Chieti, in qualità di consigliere comunale di Chieti ho voluto immediatamente scrivere al consigliere regionale d’Abruzzo Alessio Monaco, del nostro gruppo AVS. Gli ho chiesto di adoperarsi con tutti gli strumenti consentiti dalla legge e dal regolamento del Consiglio Regionale d’Abruzzo per chiarire, interpellando la Direzione generale della ASL 2, le modalità di dislocazione e di sgombero di attività e cose dal corpo C e dei nodi B /C dell’ospedale Ss. Annunziata di Chieti, procedure che sarebbero state annunciate dalla Direzione Generale della Asl 2 ai primari del nosocomio.Infatti, è quanto mai urgente capire, a beneficio di tutta la collettività, se siano state previste strategie e alternative concrete per salvaguardare, nel tempo, reparti e servizi fondamentali per la sanità del territorio, così come per l’Ateneo D’Annunzio e il suo Dipartimento di Medicina, a fronte di dislocazioni e di sgomberi dovuti alla messa in atto di annunciate e imminenti cantierizzazioni, per giunta solo alla vigilia dell’insediamento di un nuovo Direttore generale Asl. Occorre ricordare, infatti, che la preoccupazione della collettività per la messa a rischio di servizi, dipartimenti universitari e reparti essenziali, così come per il futuro dell’Ospedale di Chieti nel suo complesso, è ormai sempre più crescente. Stanchi di continuare ad assistere a queste gravi e crescenti mancanze a discapito dei più fragili e del territorio nel suo complesso, sono certo del lavoro che verrà messo in opera dal consigliere regionale di AVS”.
