La Presidente della Commissione parlamentare bicamerale antimafia Chiara Colosimo stamani presso l’Auditorium del rettorato dell’Ud’A a Chieti ha incontrato gli studenti per “parlare di Mafia”
L’incontro è stato organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. “L’iniziativa – ha sottolineato il professor Antonello Canzano Giansante, docente di Sociologia politica e Sicurezza internazionale presso il Dipartimento di Scienze Giuridici e Sociali della “d’Annunzio” – ha avuto il triplice obiettivo: di favorire un momento di socializzazione sulla cultura della legalità non solo a fini preventivi ma anche più squisitamente formativi; di creare un canale di comunicazione e di confronto fra la massima istanza parlamentare antimafia e gli studenti che ha avuto il fine di implementare il livello di interazione fra mondi diversi; infine, rispondere all’esigenza di riflettere in sede accademica sullo stato della lotta alle mafie nel paese e nel nostro territorio regionale in particolare. L’iniziativa, inoltre, – ha aggiunto ancora il professor Antonello Canzano Giansante – è stata inserita all’interno di un percorso di studi e di analisi che l’insegnamento di sociologia politica e politiche della sicurezza propongono e che prevedono la trattazione del fenomeno mafioso in una prospettiva evolutiva e comparativa che prende quindi in considerazione la caratteristica della transnazionalità delle mafie con le conseguenze ad esse connesse. L’on. Colosimo, infine, – conclude il professor Antonello Canzano Giansante – è impegnata in questa fase dell’attività della Commissione Antimafia, con la ricostruzione della verità della strage di via D’Amelio, vicenda ancora oggi poco chiara ed anche per questo motivo confronto.”

Prendendo la parola l’on Colosimo sulla strage di via D’Amelio ha sottolineato: “Dopo 33 anni la verità sembra più vicina, personalmente ho fatto una promessa ai figli del giudice ovvero quella di giungere alla verità, e la porterò fino alla fine qualunque cosa questo comporti”. In merito alle infiltrazioni mafiose in Abruzzo la Presidente ha aggiunto: “Non esistono più regioni dove c’è la mafia e regione dove non esiste in quanto la criminalità organizzata, che ormai è transnazionale, figuriamoci se si preoccupa dei confini regionali. In Abruzzo, essendo un territorio di passaggio, ci sono infiltrazioni da molto tempo, ma soprattutto abbiamo il rischio, come in tutte le regioni dove c’è turismo, che si venga a fare affari qui perché oggi la criminalità organizzata fa soprattutto affari”.
