Il Tribunale di Chieti ha condannato a due anni di reclusione un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie. L’accusa aveva chiesto tre anni e otto mesi
L’uomo è stato inoltre condannato a pagare un risarcimento dei danni di 10 mila euro alla moglie che si è costituita parte civile. Secondo l’accusa il coniuge, in occasione dei frequenti accessi d’ira immotivati o dovuti a futili motivi e a volte aggravati dallo stato di ubriachezza, la ingiuriava apostrofandola con offese, e minacciava di ammazzarla. Sempre secondo l’accusa, le puntò un coltello alla gola ed esplose contro di lei tre colpi, mentre lei stava fuggendo e si trovava sotto casa, con una pistola che non è stata trovata. Marito che passava sistematicamente alle vie di fatto aggredendola fisicamente con calci e pugni in varie parti del corpo, ovvero stringendole più volte le mani al collo.
