Chieti Scalo: odori nauseabondi e aria irrespirabile, nel mirino il depuratore di San Martino

Cattivi odori e aria irrespirabile nei pressi del depuratore di San Martino a Chieti Scalo, impianto gestito dal Consorzio di Bonifica Centro

Lunedì scorso il sopralluogo dell’Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) per capire quale possa essere l’origine. I tecnici hanno rilevato carenze gestionali che potrebbero essere fonte di emissioni osmogene. L’Assessore Comunale alla Sanità Fabio Stella : “L’impianto di depurazione deve avere delle coperture tali da poter impedire che gli odori si propaghino. Interpelleremo anche la Asl perchè vogliamo sapere se questi cattivi odori possono provocare problemi di salute per i cittadini della zona. Ci sembra che la Regione, politicamente, abbia poca attenzione nei confronti del Comune di Chieti”.

Interviene anche la Consigliera regionale del M5S Barbara Stella sugli odori nauseabondi legati al depuratore di San Martino di Chieti Scalo: “Questo depuratore già in passato ha dato problemi tanto che lo scorso anno, a seguito di un controllo straordinario effettuato da Arta insieme ai Carabinieri Forestali, la Regione ha avviato un procedimento di diffida per violazioni alle prescrizioni AIA vigenti. Per questo, per avere un quadro preciso della situazione ho richiesto all’Arta la documentazione sulle attività svolte presso il depuratore di San Martino nell’anno 2022”.

Continua la pentastellata: “Dalla documentazione emerge che già da ispezioni eseguite in passato, Arta aveva indicato delle criticità gestionali e dato una serie di prescrizioni, come la collocazione sotto copertura dei rifiuti in deposito temporaneo. Nella relazione dell’ultimo sopralluogo avvenuto il 27 giugno scorso, risulta che alcune di queste prescrizioni non sono state rispettate e vengono indicate ulteriori misure tecnico-gestionali per ridurre al minimo le emissioni odorigene, come ad esempio la copertura delle vasche di pretrattamento chimico fisico dei rifiuti e la captazione delle emissioni”.

 

 

Barbara Orsini: