Chieti: pubblicata importante ricerca della Radioterapia oncologica

Pubblicati sulla Rivista Scientifica Breast Cancer i risultati di una importante ricerca scientifica del Centro di Radioterapia Oncologica di Chieti

Le malattie autoimmuni reumatologiche non rappresentano una controindicazione alla Radioterapia post-operatoria nei Tumori Mammari: queste le conclusioni della ricerca scientifica pubblicata dalla Radioterapia Oncologica di Chieti.

“La Radioterapia Oncologica di Chieti si conferma Centro di riferimento d’avanguardia nei trattamenti oncologici dei Tumori della Mammella nell’ambito di una  Breast Unit di Senologia Oncologica della ASL Lanciano-Vasto-Chieti ad elevato livello di qualità assistenziale, come confermato dalla pluriennale Certificazione EUSOMA. Sono stati pubblicati sulla Rivista Scientifica Breast Cancer i risultati di una ricerca scientifica del Centro di Radioterapia Oncologica Chieti che ha riguardato l’impatto delle malattie reumatologiche autoimmuni nelle pazienti affette da Tumore Mammario che devono eseguire Radioterapia post-operatoria” si legge nella nota della Radiologia oncologica.

Il dato interessante e innovativo della ricerca è rappresentato dal contributo che i risultati elaborati possono determinare sul cambiamento di un paradigma terapeutico che storicamente, nella letteratura scientifica, era rappresentato da vere e proprie controindicazioni assolute relative all’esecuzione dei trattamenti Radioterapici nelle pazienti affette da neoplasie della mammella e portatrici di malattie autoimmuni concomitanti. Le controindicazioni finora erano correlate ad un incremento delle tossicità e alla potenziale esacerbazione delle stesse malattie autoimmuni indotte dalla Radioterapia. Una situazione che, di fatto, determinava un sotto-trattamento oncologico in questa popolazione di donne.

La ricerca scientifica del gruppo della Radioterapia Oncologica di Chieti ha confrontato due popolazioni omogenee per caratteristiche tumorali di pazienti, rispettivamente un gruppo portatrice di malattie reumatologiche autoimmuni concomitanti rispetto ad un gruppo di pazienti senza malattie reumatologiche autoimmuni, sottoposte a Radioterapia postoperatoria come da standard terapeutico.

“Il dato estremamente interessante – affermano le dottoresse Marianna Nuzzo e Consuelo Rosa – è rappresentato dal fatto che lo studio di confronto di fatto non ha evidenziato differenze tra i due gruppi, sia in termini di tossicità sia in termini di esacerbazione delle malattie reumatologiche autoimmuni con il trattamento Radioterapico. Una minimale differenza statisticamente significativa l’abbiamo riscontrata nelle tossicità tardive, ovvero oltre i tre mesi dal termine del trattamento Radioterapico, ma tuttavia tutte di grado lieve-moderato e pertanto reversibili. Questi risultati sono importanti perché ci consentono di trattare regolarmente e non sottotrattare le pazienti affette da Tumore mammario non omettendo la Radioterapia post-operatoria nelle donne con malattie autoimmuni reumatologiche come Sclerodermia, Artrite reumatoide, Dermatomiositi, Lupus eritematoso sistemico, Sindromi di Sjogren, Fibromialgie, Spondiliti, Artriti psoriasiche, Sindromi di Bechet e Polimialgie reumatiche, malattie che ricorrono molto frequentemente proprio nel sesso femminile con un rapporto 4:1 rispetto al sesso maschile”.

La giovane ricercatrice della Radioterapia Oncologica Chieti, la dottoressa Giulia de Pasquale, aggiunge:

“Ulteriore dato molto interessante è rappresentato dal fatto che le moderne tecniche di Radioterapia, che consentono di renderla balisticamente sempre più precisa e pertanto di intensificare le singole dosi per ogni seduta, riducendo in tal modo il tempo totale di trattamento, non hanno determinato un impatto negativo nelle pazienti con tumore mammario portatrici di malattie autoimmuni e sottoposte a radioterapia post-operatoria”.

I risultati di questa ricerca scientifica della Radioterapia Oncologica Chieti modificano il vecchio paradigma e dimostrano di fatto che non esistono controindicazioni relative o assolute al trattamento radiante postoperatorio nelle pazienti con tumore mammario e concomitanti  malattie autoimmuni.