Chieti: il 4 appuntamento col teatro de “I Giganti della Montagna / Mito”

“I Giganti della Montagna / Mito” sarà una performance urbana, ispirata a Luigi Pirandello, che si terrà a Chieti in Largo Cremonesi alle 21:00 del 4 giugno 2020, esito finale del laboratorio teatrale diretto da Claudio Di Scanno

Sarà un appuntamento gratuito, aperto a tutti. La performance vedrà coinvolti studenti dell’Università di Chieti e sarà un gioco teatrale di doppi e rifrazioni sui temi centrali dell’opera pirandelliana, con particolare attenzione alla poesia e all’arte vittime della grettezza, secondo quanto affermato da Claudio Di Scanno.

“Tra luce e ombra, in un dentro e fuori tra sogno e realtà, tra vita e morte.Guidati in scena da Susanna/Ilse e Gianni/Cotrone, il giovanissimo gruppo di attrici e attori – studenti dell’Università di Chieti – da vita ad una azione scenica collettiva che scava nei nuclei di senso del grande testo pirandelliano. Un gioco teatrale di Doppi e di Rifrazioni nel quale pulsano i temi centrali dell’opera e dal quale emerge il segno forte della poesia e dell’arte vittime della grettezza. Un monito di attualissima contemporaneità in una Villa della Scalogna affatto isolata e invece situata nel cuore della città. Nel cuore delle città simbolicamente.
P.S.Lo sguardo del cieco annulla il confine tra luce e ombra, realtà e sogno”. Così l’invito ad esserci in tanti di Claudio Di Scanno dalle sue pagine social.
IL PROGETTO
I giganti della montagna, spettacolo compreso nel progetto PNRR Le terre del Guerriero, vede in scena un gruppo di studenti dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti diretti dal regista Claudio Di Scanno, con la partecipazione straordinaria dell’attrice Susanna Costaglione e di Giovanni Scarsi. Una performance urbana nel cuore del centro storico di Chieti – il suggestivo Largo Cremonesi – luogo perfetto per accogliere la magia degli ultimi personaggi pirandelliani, il mago Cotrone con i suoi strambi scalognati, la contessa Ilse e i suoi attori. Il filo conduttore del
progetto, che adotta come icona rappresentativa l’immagine del guerriero di Capestrano (Cotrone indossa il suo inconfondibile copricapo) è la creazione di un vero e proprio percorso culturale all’insegna dello spettacolo dal vivo, che parte da Chieti, sede del Museo Archeologico Nazionale di Villa Frigerj, luogo di conservazione del guerriero italico, per giungere fino a Capestrano, luogo del suo ritrovamento, dove lo spettacolo sarà rimontato durante i festeggiamenti dell’estate 2025. L’attività teatrale, frutto della collaborazione fra le competenze scientifiche dell’università (cattedra di Archeologia e di Letteratura teatrale italiana) e la piccola impresa culturale del territorio, coniuga la creazione e la promozione della cultura teatrale – specie fra le giovani generazioni – con la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico della regione secondo una precisa strategia di integrazione fra centro urbano e periferie.
Barbara Orsini: