Chieti: il 22 gennaio sciopero bus urbani La Panoramica

Giovedì 22 gennaio, dalle 9 alle 12, a Chieti è previsto lo sciopero dei bus urbani La Panoramica. Manifestazione davanti al Comune

La dichiarazione di sciopero, secondo gli organizzatori, rappresenta una misura inevitabile a fronte del protrarsi della situazione di stallo e dell’impossibilità di garantire condizioni di lavoro adeguate. In particolare si protesta per il mancato adeguamento dei turni di guida in funzione dell’aumento dei tempi di percorrenza.

“In ripetuti incontri sindacali – spiega la nota congiunta di Aurelio Di Eugenio, Andrea Mascitti e Luciano Lizzi, rispettivamente Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal – le segreterie regionali, congiuntamente alle RSA, hanno esplorato ogni possibile soluzione conciliativa, presentando all’azienda diverse proposte di revisione dei tempi di percorrenza e riorganizzazione dei turni.
L’azienda ha invece manifestato una netta indisponibilità ad accogliere le richieste sindacali, motivandola con l’insostenibilità economica del Contratto di Servizio in essere e con la mancanza di un atto tecnico da parte del Comune di Chieti, ente affidante, sulle modifiche al programma di esercizio e alla carta dei servizi”.

La richiesta sindacale di adeguamento dei turni di guida è stata reclamata in funzione dell’aumento
dei tempi di percorrenza ed è supportata dal rapporto realizzato dai tecnici della Regione Abruzzo sul territorio comunale Chietino il 9 febbraio 2024.

“Nonostante i buoni propositi, siamo stati costretti ad aprire la procedura di raffreddamento, così come prevede la norma sui servizi pubblici essenziali. Purtroppo i tempi di percorrenza del Trasporto Pubblico Locale sono inadeguati al traffico urbano della città di Chieti, serve un intervento immediato”.

Secondo i sindacati le attuali condizioni del traffico, l’aumento delle fermate e i dispositivi di sicurezza dei mezzi rendono i tempi di percorrenza del trasporto pubblico locale sempre più insufficienti, compromettendo la regolarità del servizio e la qualità offerta agli utenti.

“Queste criticità, oltre ad incidere negativamente sull’efficienza del servizio con ritardi costanti e difficoltà nel pianificare gli spostamenti per i tanti pendolari, si ripercuotono sulle condizioni di lavoro del personale. I turni sono sempre più pesanti e insostenibili, con la conseguente riduzione della sicurezza e della qualità del lavoro per effetto delle soste azzerate dai ritardi”.