Chieti, assolto il vicesindaco: non violò la quarantena

Il vicesindaco di Chieti Paolo De Cesare, accusato di avere violato la quarantena nel periodo del Covid,  assolto perché il fatto non sussiste

Le prove prodotte in aula hanno indotto la stessa accusa a chiedere l’assoluzione. Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Sofia Nanni, ha assolto Di Cesare “perché il fatto non sussiste”.

Il vicesindaco di Chieti, che è anche assessore alla Cultura, era accusato di avere violato reiteratamente, mentre era in stato di quarantena per aver contratto il Covid, il divieto di uscire dalla propria abitazione prima dell’accertamento della guarigione.

I fatti risalgono ai giorni 20, 24 e 26 gennaio 2022, quando De Cesare partecipò ad alcuni eventi pubblici. Poco dopo venne raggiunto da un decreto penale che lo condannava a pagare un’ammenda di 4.500 euro, provvedimento contro cui ha fatto opposizione.

Nel processo con il rito ordinario il vicesindaco ha prodotto dei documenti dirimenti, fra i quali l’esito di un tampone da cui risultava negativo al Covid. Il tampone era stato fatto prima dei citati incontri pubblici ed era stato poi corredato dall’sms del ministero della Salute con cui era stata comunicata la riattivazione del green pass.

Nell’udienza di ieri è stata la stessa accusa a chiedere l’assoluzione di Paolo De Cesare.