Chieti, a confronto su volontariato sociale e periferie

Rigenerare e ripensare le periferie del Paese per farle diventare entro qualche anno sempre di più luoghi di inclusione sociale, innovazione e sostenibilità. L’argomento è stato al centro del convegno dal titolo “Il ruolo del volontariato sociale nelle periferie cittadine” organizzato dall’associazione Erga Omnes a Chieti

Tra i relatori, collegato in videoconferenza, il prefetto emerito Luigi Savina, già vice capo della Polizia di Stato, il quale, rispondendo ad una domanda del giornalista del quotidiano il Centro Lorenzo Colantonio, moderatore dell’incontro, ha raccontato di quando da investigatore impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, nel 1996 arrestò nella periferia Agrigento il boss e killer di “Cosa nostra” Giovanni Brusca, autore della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Negli anni successivi, prima di ricoprire il ruolo di numero due della Polizia di Stato, Savina è stato questore di Milano dove, attraverso un lavoro di prevenzione primaria, ha contribuito al recupero sociale delle periferie della capitale economica d’Italia. Le periferie sociali ovvero quelle zone o quartieri i cui abitanti vivono in una condizione di marginalità sociale, con minore attenzione delle istituzioni e limitazioni all’accesso ai servizi e alle opportunità che vengono offerte in altre zone del tessuto urbano. Cosa fare dunque per migliorare la qualità nella vita nelle periferie? Come intervenire in zone cui spesso mancano servizi sociali e presidi di prevenzione della legalità? Attraverso una forte sinergia tra istituzioni locali e partecipazione dal basso e la definizione di una road-map nazionale che metta davvero al centro le periferie, attraverso politiche e interventi duraturi e lungimiranti che permettano di contrastare disuguaglianze ambientali, sociali ed economiche in aumento soprattutto nelle aree urbane.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.