Chiesto trasferimento per i minori coinvolti in abusi su 12 di Sulmona

Nuova istanza di trasferimento dal carcere minorile romano presentata dai legali dei due minori (14 e 17 anni) coinvolti nel caso della 12enne abusata a Sulmona

La decisione di chiedere il trasferimento da Casal del Marmo è scaturita dalle minacce e alle violenze che i due hanno denunciato di avere ricevuto nell’istituto minorile.

“Giovedì sera il mio assistito mi ha chiamato agitatissimo e preoccupato per essere stato ancora
picchiato e per avere assistito a un’aggressione, una sorta di tortura, al suo compagno di 14 anni, col quale stavolta i detenuti si sarebbero accaniti con ancora più ferocia – racconta all’ANSA Raffaella D’Amario, l’avvocata che difende il 17enne -. Dall’educatrice che ho subito contattato ho appreso che il motivo sarebbe stato sottrarre al 14enne delle merendine che gli aveva portato il padre”.

“Peraltro – aggiunge la legale – non era la prima volta che il ragazzo mi chiamava riferendomi
aggressioni, ma finora era scettico all’idea di denunciare per paura di dover rimanere lì a lungo e di subire un inasprimento delle violenze e ritorsioni. Ora ho concluso tutto l’iter tra familiari e tutrice per avere l’ok a denunciare: vorrei solo parlare di nuovo con lui per appurare le sue intenzioni, avere chiarimenti e assicurarmi che stia bene, ma non riesco ancora a mettermi in contatto
perché in carcere non rispondono. Sto facendo diversi tentativi”, conclude D’Amario dicendosi “preoccupata” per la situazione.

Neanche Alessandro Margiotta, legale del 14enne, da venerdì è riuscito a parlare con il suo assistito in carcere, circostanza che definisce “insolita”.
Insieme ad un 18enne, i due giovani sono accusati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo aggravata, atti sessuali con minori di 14 anni, detenzione e produzione di materiale pedopornografico, e atti persecutori ai danni di una ragazzina di 12 anni a Sulmona. I video degli abusi finirono anche in una chat WhatsApp.

Marina Moretti: