Cepagatti: l’autopsia conferma la morte per impiccagione di Lucia Coletta

Lucia Coletta è morta per impiccagione. la conferma è arrivata dall’autopsia eseguita dell’anatomopatologo Cristian D’Ovidio. La procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. La tragedia è avvenuta martedì 27 maggio a Cepagatti

L’inchiesta, aperta dal pm Benedetta Salvatore della Procura di Pescara, punta a chiarire cosa sia accaduto nell’abitazione di contrada Ciarra di Cepagatti e perché la 48enne, che intorno alle 10 era stata vista per l’ultima volta al lavoro nel pescheto di proprietà adiacente la propria casa, sia stata poi trovata senza vita nella rimessa agricola, a 50 metri dall’abitazione dove da oltre vent’anni viveva col marito.
A lanciare l’allarme, intorno alle 16 di martedì, è stato il marito della 48enne. Rincasato dal lavoro, si è accorto dell’assenza della moglie, l’avrebbe anche cercata, sia nell’abitazione che nella rimessa agricola, dove Lucia è stata infine trovata senza vita.
Da una prima ricognizione cadaverica sul corpo della donna non sarebbero stati trovati segni di colluttazione o violenza, tanto da far pensare a un gesto volontario della 48enne che, raggiunta una trave della rimessa, dopo essersi arrampicata con una scala, avrebbe deciso di compiere così il suo gesto estremo, come riporta il quotidiano Il Centro nell’articolo firmato da Simona De Leonardis. Anche l’autopsia effettuata dall’anatomopatologo Cristian D’Ovidio, conferma che la morte della donna è sopraggiunta per impiccagione.

Ma cosa avrebbe portato Lucia Coletta a mettere in atto un piano senza ritorno è al centro del mistero che dovranno risolvere gli investigatori.
All’origine di tutto potrebbe esserci un furto di 25mila euro che avrebbe portato Lucia a una disperazione incontrollata. Della mancanza di quel tesoretto, nascosto in casa in un cassetto del comò della camera da letto, si era accorto anche il marito della 48enne, mentre cercava invano la moglie, rincasato dopo una mattinata di lavoro assieme a un operaio con la propria ditta di impiantistica idraulica.
La notizia del furto è oggetto di indagini da parte dei Carabinieri del nucleo investigativo di Pescara, diretti dal capitano Giuseppe Sicuro, alla ricerca di elementi utili a chiarire cosa abbia portato alla morte di Lucia Coletta. Un vita, la sua, spesa per il lavoro e per il marito. Per il coniuge la donna aveva fatto doppio testamento, ma l’uomo ha dichiarato agli inquirenti di non sapere nulla.
Al vaglio degli investigatori ci sono ora anche computer e telefonini, dai quali potrebbero emergere altre verità.

 

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