Castel di Sangro: i vincitori del Premio nazionale della Neo Edizioni

Danila Giancipoli con il libro di poesie Fame del mare e Nicola Lucchi con il romanzo Il giardino dei fiori infelici sono i vincitori delle sezioni poesia e narrativa della seconda edizione del Premio nazionale della Neo Edizioni, che si è svolto nel Museo Aufidenate a Castel di Sangro, dove nel 2008 è stata fondata la casa editrice, nata da un’idea di Angelo Biasella e Francesco Coscioni

Fame di mare di Danila Giancipoli, originaria di Roma, si offre come una raccolta di versi dalla voce libera nell’uso della lingua e dello stile, dove la dimensione intima diventa ampia e il dentro e il fuori risuonano tra loro nella condizione del viaggio, tema centrale delle poesie, con il noto che si mescola all’ignoto che incontriamo in un processo di svelamento continuo.

 

Nel romanzo Il giardino dei fiori infelici Nicola Lucchi, originario di Darfo Boario Terme in provincia di Brescia, racconta il peso della colpa e delle conseguenze del silenzio. Con un meccanismo narrativo solido e una voce forte e precisa, l’autore mette in scena lo svelamento di un atroce mistero: cinque bambini uccisi, forse sei, e un sacerdote che torna al paese d’origine per raccogliere la confessione del giovane reo confesso. Il lettore seguirà i due nel bosco, in una passeggiata che – parola dopo parola, scoperta dopo scoperta – li condurrà al cuore di un orrore ancor più agghiacciante di quanto suggerito dagli omicidi stessi.

La serata conclusiva del premio, che si è svolta nelle scorse settimane e che è stata presenziata da un pubblico numeroso, si è aperta con i saluti del sindaco Angelo Caruso.
Oltre 200 i manoscritti arrivati alla casa editrice per la sezione poesia e più di 600 quelli inviati per la narrativa, come ha ricordato nel corso della serata l’editore Francesco Coscioni, dai quali sono emersi i due vincitori che, oltre a un contratto editoriale con la Neo edizioni e a una targa, si sono aggiudicati anche un premio in denaro, rispettivamente di 500 euro per la poesia e 1000 per la narrativa, come anticipo sui diritti d’autore a fronte delle vendite delle due opere che saranno pubblicate entro i primi mesi del 2026.
Seconda classificata della sezione narrativa è stata Rossella Sorbara con il romanzo Il cielo è nero la terra è blu, una storia di violenza, amore e libertà, che mette al centro un’adolescente costretta in un rapporto di incomunicabilità con la madre.
Nel corso della serata il pubblico ha assistito anche al monologo “Cose raramente poetiche” di Barbara Giuliani, poeta, come si definisce lei stessa, pescarese, che insieme alla torinese Alessandra Racca ha fatto parte della giuria che ha valutato tutti gli inediti di poesia arrivati al premio della Neo.
In chiusura i ringraziamenti dello staff della casa editrice, composta dagli editori Angelo Biasella e Francesco Coscioni, dall’editor Alex Piovan, dal grafico/impaginatore Lucio Elio Berardinelli, dalla graphic designer delle copertine Alessandra Dalessandro e dall’ufficio stampa Elena Manzari, che hanno rinnovato l’appuntamento al 2026 con la terza edizione del premio.