Casoli: per la morte di Michele Dawn Faiers si cerca il compagno

È il compagno il maggiore sospettato della morte di Michele Dawn Faiers, la donna inglese di 66 anni trovata senza vita nell’abitazione Contrada Verratti, a Casoli, dove la coppia viveva da tre anni. L’uomo avrebbe già lasciato l’Italia

L’ipotesi è che il compagno della vittima, Michael Dennis Whitbread, irreperibile e forse in fuga già da quattro giorni, possa avere agito spinto da quelli che vengono comunemente chiamati motivi passionali. Nelle ultime ore i carabinieri avrebbero accertato che l’uomo ha già lasciato l’Italia, potrebbe anche essere intercettato a breve.
Gli investigatori stanno ascoltando vicini e conoscenti della coppia, oltre ai numerosi connazionali residenti nella vicina Palombaro, dove è presente una folta comunità britannica che Michele e il suo compagno frequentavano assiduamente. Le ricerche del compagno sono estese anche all’estero. A giorni il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, che indaga per omicidio, conferirà l’incarico per l’autopsia al medico legale Pietro Falco.

Perché? Di fronte all’ennesimo omicidio di donna la domanda che tutti ci facciamo è sempre questa: perché? Eppure sarebbe proprio questa la domanda da non fare, inutile, pleonastica. Non c’è, o non ci dovrebbe essere, un perché per uccidere nessuno, tanto meno la compagna di vita. Il perché serve a spiegare, in qualche modo ad aprire uno spiraglio di porta alla giustificazione, ma non può esserci motivo valido per arrivare alla soppressione di un essere umano.

Al momento non c’è alcuna certezza, solo un sospetto, corroborato dalla irreperibilità di Micheal Dennis Whithbread: l’uomo sarebbe sparito da sabato scorso, pare di propria volontà e con l’auto di famiglia, ma è tutto da provare. Di certo c’è solo il corpo senza vita della sua compagna, la donna con la quale aveva deciso di lasciare l’Inghilterra per rifarsi una vita nelle quiete campagne casolane, vicino al paese che già da tempo ospita una folta comunità di connazionali: Palombaro.

Michele Dawn Faiers intanto è morta, uccisa da sette coltellate proprio sabato scorso. Il compagno, di fatto l’unico che potrebbe chiarire l’accaduto, viene ricercato ovunque, anche all’estero.

A dare l’allarme ieri mattina è stata un’amica di Michele, anche lei inglese, che vive a Palombaro. La donna era preoccupata perché da giorni non riusciva a mettersi in contato con l’amica e per questo ha deciso di raggiungere l’abitazione della coppia. Ed è lì, in camera da letto e in pigiama, che la trova, in una pozza di sangue.

Una volta dato l’allarme arrivano sul posto il procuratore di Lanciano Mirvana Di Serio, il colonnello Alceo Greco, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri,
e il medico legale Pietro Falco. Il nucleo investigativo è diretto dal capitano Placido Abbatantuoni e dal nucleo operativo della compagnia frentana guidato dal
capitano Giuseppe Nestola.