Case della salute mobili, Asl Pescara va dai suoi utenti

La Asl di Pescara accorcia le distanze dai suoi utenti con le case della salute mobili, nell’ambito del progetto “Abruzzo in salute”, finanziato con fondi Pnrr per 5 milioni di euro destinati alle quattro Asl

Ambulatori mobili per una sanità di prossimità. Per l’azienda sanitaria di Pescara, destinataria di 700 mila euro di fondi Pnrr, saranno in tutto 18 i comuni interessati dall’arrivo degli ambulatori mobili, che forniranno prestazioni sanitarie mirate alla prevenzione dei tumori con l’obiettivo di snellire le liste d’attesa e favorire una sanità di prossimità nei comuni più distanti dai centri ospedalieri delle città.

«Il progetto “Abruzzo in salute” risponde alla volontà di raggiungere le aree interne della regione, spesso caratterizzate da un’ampia distanza tra i centri abitati e gli ospedali più vicini», ha dichiarato Vero Michitelli, direttore generale della Asl di Pescara. «Si tratta di un’iniziativa che migliora l’accesso alle cure sanitarie in tutto il territorio della Asl, consentendo di ricevere cure sanitarie di qualità senza dover affrontare lunghi viaggi.»

Si comincia con i primi cinque comuni il 30 novembre da Pescara, per proseguire con Città Sant’Angelo, Collecorvino, Manoppello e Torre de’ Passeri, secondo un cronoprogramma ancora da completare e che andrà avanti fino a gennaio 2024, toccando in tutto 18 comuni della Asl pescarese.

Maria Carmela Minna, responsabile dell’Unità operativa semplice di dipartimento delle attività consultoriali della Asl di Pescara, spiega quali saranno i servizi erogati: «Nelle case mobili della salute ci si potrà sottoporre a screening mammografico, del colon retto e della cervice uterina, ma sarà anche possibile effettuare visite dermatologiche con mappature dei nei, spirometria, visita cardiologica, controllo della glicemia e vaccini.»

Le case mobili della salute rappresentano un’opportunità soprattutto per pazienti anziani e fragili, con difficoltà a spostarsi per raggiungere i grossi centri ospedalieri, come sottolineato dall’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì.