Carcere Vasto: aggrediti altri agenti penitenziari

Due agenti di polizia penitenziaria aggrediti in carcere a Vasto. Il sindacato di categoria stigmatizza l’accaduto e si dice contrario all’arrivo di altri 50 detenuti

Un ispettore e un assistente capo sono stati aggrediti da un detenuto durante una perquisizione straordinaria conclusasi con il sequestro di 270 grammi di droga, un coltello rudimentale e
un punteruolo.
L’internato, secondo il sindacato Cnpp-Spp “non ha evidentemente accettato l’idea di essere sottoposto ad una operazione che, benché, estemporanea, rientra nei compiti d’istituto della polizia penitenziaria”.

Per i due agenti è stato necessario ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Vasto. La prognosi è di 15 giorni. Altri due agenti ieri erano stati aggrediti da un altro detenuto riportando lesioni guaribili in 7 giorni.

“Riusciranno a superare il gap psicologico che, inevitabilmente, in questi casi si produce? – dichiara il segretario nazionale Cnpp-Spp Mauro Nardella -. La situazione già di per sé critica con il venire meno del loro contributo, rischia di fare sprofondare nel baratro un carcere che già fa acqua da tutte le parti visto che, alla grave carenza di personale, si unisce una situazione strutturale per nulla sicura né tantomeno salubre.

Pensare di aprire un’altra sezione con gli effimeri provvedimenti annunciati dall’amministrazione penitenziaria, significa finire di distruggere le aspettative di
un personale esausto e falcidiato da problemi di ogni genere e grado ad iniziare dai diritti soggettivi non sempre sono salvaguardati e non per colpa di direttori e comandanti”.

Marina Moretti: